quanti finali... ma da quali esordi?
l'improvvisa riapparizione di sciupatiello padre e sciupatiello figlio (ingigantitosi ulteriormente in questi pochi anni) alle poste di atripalda e cioè dei vecchi gestori tuttofare del red hot, riporta ai tempi che furono del pub triste (nei pressi del tribunale), buono per le serate fallimentari, che attraeva clienti bizzosi, per via della serie di lampadine fulminate. fino alla sua inevitabile chiusura. alla nostra separazione. fino, insomma, a tante altre cose.
l'inavvertita sparizione del laptop, dimenticato sul bus air, in un giorno troppo intenso da farne lettera, diviene presto caccia a tesoro, con telefonate di piacere invece che piacere di telefonare, intimazioni e altolà, amministratori, autisti, figlie e scioperi. magari, accendendolo, mi hanno trafugato il segreto del blog, oppure è l'ennesimo gioco di paranoia: non tutti hanno tempo per scherzare con pulcinella.
il momento buono per scrivere è quando si è incerti se ciò che si ricorda sia realmente accaduto o è solo frutto dell'immaginazione. gianni clerici
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