4.12.06

dalla prima lettera di maynardo ai suoi ladri

Caro ladro,

nulla hai potuto sottrarre dalla mia umile stanzetta di fuorisede, né i libercoli, né le bottiglie vuote (a rendere), né le matite spuntate, né le sedie luigi XIV; hai lasciato qui finanche la “bicicletta archeologica”. così hai solo fatto confusione seminando paia di calzini sul pavimento polveroso. Mi spiace per te, mio caro ladro, ma per il momento offro poco e produco di meno e, ti avverto, che per forma, ora, sarò costretto a chiudere a chiave la porta. Qualora volessi coronare le tue sortite con un successo, devi tener pazienza, attendere le stagioni che verranno e, vedrai, saranno tue (parte del)le ricchezze di cui mi contornerò.



Per sempre io



maynardo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon concerto allora...
Goditeli.

maynardo ha detto...

(grazie)