28.9.12

montemiletto

un paese della de - responsabilità a tutti i posti

26.9.12

via venti settembre

risparmiando i costi della politica
non si apre un asilo nido in più
non si compra la carta che manca nei tribunali
non si assiste meglio un malato
la democrazia è il sistema di regole
per decidere come spendere parte del tesoro del re
la sola circostanza di possedere un tesoro in comune
il dovere di preservarlo
la speranza di arricchirlo
ci tiene uniti
solo investendo tempo nella politica
migliorando il modo con cui discutiamo
cosa vogliamo fare con la ricchezza comune
di noi stessi, del futuro
possiamo combattere un tempo di crisi
in cui non sappiamo più 
perché abbiamo un percorso insieme
sragionare sullo sperpero di denaro pubblico
in quanto inazione per tessere vita pubblica
sospetta invidia per fortune immeritate
si trasforma in sperpero di denaro pubblico futuro

posillipo

come se la secolarizzazione facesse più male
dove lo spazio sociale è antico secoli

trieste

un tempo si nasceva vivi e a poco a poco si moriva.
ora si nasce morti e alcuni riescono a diventare a poco a poco vivi.

bobi bazlen

21.9.12

locorotondo

puttana eva!
si nun foss stat pe essa, tu nun stivi lloco!

pienza

vorrei aprire un b&b!
non hai amici?

20.9.12

marconi

quando mi confessano che sì,
nel ventennio hanno pure votato per berlusconi,
e lo dicono con l'aria di chi ritiene non ci sia più niente da fare,
scopro una rabbia insanabile, sorda
un senso di rottura
che fu fondamento della nostra inazione

porta pia

sfondammo invocando la laicità
stringendo in tasca l'eterna paura di morire

18.9.12

tor cervara

non diventerai mai dirigente
prima ti spareranno alle gambe

17.9.12

castel morrone

chiuso un cerchio, se ne apre un altro
forse è una spirale

14.9.12

calitri

sanguino in zone poco visibili
ma non meno dolorose

12.9.12

cupertino

le persone hanno perduto gli occhi
ma hanno migliorato la sensibilità dei polpastrelli

11.9.12

colli aniene

il grande divario da colmare del paese
che confondono per produttività
è la professionalità

10.9.12

karlsruhe

al culmine del processo di razionalizzazione,
la ragione è diventata irrazionale e stupida

max horkheimer

9.9.12

cecchignola

ci copre un velo d'ignoranza
spesso come sempre

8.9.12

garenne-rancy

i giorni passavano. la storia di quella meravigliosa cliente che egli aveva avuto al tempo del suo tirocinio, l'ha raccontata anche a henrouille. e finì per diventare una risata generale, quella storia, per tutti quelli di casa. così finiscono i nostri segreti quando li si tira fuori all'aria e in pubblico. di terribile, in noi e sulla terra e in cielo forse c'è soltanto quello che ancora non è stato detto. non si sarà tranquilli se non quando tutto sarà stato detto, una volta per sempre. allora finalmente si farà silenzio e non si avrà paura di stare zitti. sarà così.

viaggio al termine della notte - louis-ferdinand céline

scorzella - pirene




7.9.12

palatino

tra antiche rovine 
stanno case chiuse

5.9.12

san basilio

l'uomo riesce più difficilmente flessibile
se si muove in uno spazio poroso

4.9.12

via tiburtina

vi accadono cose fuori dal comune

2.9.12

santa lucia di tufo

così io resto in silenzio lì davanta al cimitero della misericordia, coi banchetti dei crisantemi e dei lumini di cera, e quella lapide scolpita accanto al cancello: tutto è vanità tranne il sepolcro. "sei venuto a trovare il tuo povero nonno, eh?", mi dice la signora argia vedova fineschi. "te lo ricordi?" io non rispondo, faccio solo di sì con la testa. "e il tuo babbo te lo ricordi?" poverino, che bel giovanotto. non aveva nemmeno sessant'anni. ma era un testone, un po' come te, non si voleva mai far vedere".  l'ultima volta me l'ha ripetuto ancora, e dopo ha aggiunto: "ma tu, ti riguardi, lassù a torino, in altitalia? fa brutto tempo su in altitalia, vero? ti copri bene, almeno? fumi sempre? stacci attento, figliolo, tu hai visto tuo padre, hai visto come fa presto uno ad andarsene". io sono rimasto lì senza rispondere, e poi mi sono scordato di entrare in camposanto. sono tornato su col primo treno, il direttissimo delle due e un quarto.

luciano bianciardi

san paolo di tufo

osservando da molto vicino i potenti del posto
non si capiva cosa di loro di più lo incuriosiva
se il potere della loro intelligenza
o l'intelligenza che naturalmente ammanta il potere

summonte

crediamo nella juta a montevergine
nonostante qualsiasi cosa in contrario

villamaina

e, infine, una volta che si furono sposati
non ebbero niente più da dirsi, nulla da condividere
lui si occupò della raccolta punti della esso
lei si appassionò alle trasmissioni di cucina

popoli

etica natura
politica stato
identità populismo