31.3.09

occhi di pesce

abbiamo sospettato che sguardi distratti alla finestra
fossero trafitture mortali
così ci siamo chiusi in casa
ma non ci venivano sguardi uguali

26.3.09

writing

scrittore è chi si sente claustrofobico nelle parole degli altri
david grossman, a che tempo che fa, puntata speciale su roberto saviano

25.3.09

minutaglie

grande avellino
salvati da chi ti vuol salvare

22.3.09

vecchie, stupide note

attaccati come mosche
alle sorti di questa città
non per il riparo che essa ci offre
ma perché quieta un senso d'estraneità
che altrove non proveremmo
...

18.3.09

attacchi virali

hanno detto che io e mia moglie compriamo immobili alle aste giudiziarie e non è vero. hanno detto che ho ricevuto in regalo degli appartamenti da alcuni imprenditori e non è vero. hanno detto che ho fatto ristrutturare via verdi, in quanto proprietario di un locale nella zona, e non è vero. hanno detto che la finanza ha effettuato una perquisizione a casa mia e non è vero. infine, ciliegina sulla torta, hanno detto che ho acquistato una farmacia in nero e, ovviamente, non è vero... un’operazione analoga fu effettuata cinque anni fa contro di nunno e, questa volta, si sta tentando di alzare il tiro..."


giuseppe galasso, sindaco di avellino, qui e qui



...e smettetela di litigare!!!


p.s. le primarie per il candidato alla Provincia e al Comune di Avellino della coalizione dei volenterosi (Pd + chi ci sta del ex centrosinistra) si terranno, forse, il 4 aprile

post politica?

17.3.09

randagismi

sulle sponde sacre dell'almone
d'un tratto mi fu chiaro quanto difficile sia invertire l'italia
(mentre poco di lato, parvez musharraf
addestrava la sua turba di cani randagi)

11.3.09

plebisciti (con o senza primarie): 15 anni e più di storia irpina

l'insegna è attaccata alla ringhiera, ben visibile dalla strada: 'democrazia cristiana, comitato provinciale di avellino' . l'appartamento, al primo piano di un palazzetto di via tagliamento, nel centro della città, è lo stesso di tante battaglie. all' interno, nei corridoi e nelle stanze, campeggiano vistosi manifesti elettorali con il volto sorridente di ciriaco de mita. a voler dar credito ai segni esterni, qui non è cambiato nulla, il partito popolare è solo una sigla sulla carta. dei grandi cambiamenti nazionali sembra giunto solo l' eco: questo resta il terreno, il feudo dell' ex segretario della dc. e, per mettere le cose in chiaro e sgombrare il campo da ogni dubbio, qui hanno organizzato le primarie per le candidature, iniziativa unica in italia. si voterà probabilmente domenica 13 febbraio, per decidere chi sarà della partita. ma, più concretamente, per tributare un plebiscito di consensi a de mita, in risposta a chi lo invita da roma a mettersi da parte.l'iniziativa delle primarie è di enzo de luca, 45 anni, professore di geometria alle superiori, segretario provinciale del partito, eletto a giugno scorso e confermato il 18 dicembre all' assemblea costituente irpina. un demitiano di ferro. "non è - spiega polemicamente - la solita messinscena di cui spesso siamo stati accusati. non abbiamo voluto organizzare tutto per aiutare de mita dopo gli ultimi, incredibili attacchi che ha ricevuto. la decisione era stata presa dall'assemblea a dicembre scorso, io sto semplicemente eseguendo un mandato che ho ricevuto". la coincidenza temporale? secondo de luca, "per effetto di questo accavallarsi di date e di circostanze, verrà fuori il vero orgoglio di irpini e di appartenenti al partito". "vogliamo - si chiede - far fuori de mita? da qui non potranno non arrivare che consensi a tutta forza. e, poi: le candidature non possono essere decise sulle pagine dei giornali; noi abbiamo scelto un sistema democratico. l'unico legittimo".

di antonello velardi, da la repubblica del 2 febbraio 1994

le elezioni primarie, di coalizione (nel centrosinistra) o di partito (il pd) rischiano di rimanere solo un'ipotesi destinata ad accantonarsi definitivamente con il passare dei giorni, se non delle ore. il partito democratico sta valutando con concretezza la strada di designazione diretta dei candidati per il comune capoluogo e per la provincia di avellino. non s'esclude che, a stretto giro, arrivi una decisione definitiva in tal senso… insomma, le primarie - senza coalizione - finirebbero per risolversi in un «referendum interno» al partito democratico sui candidati, con il rischio di riaprire vecchie ferite dopo la ritrovata pace. un referendum sugli uscenti, giuseppe galasso e alberta de simone. la dirigenza di via tagliamento vuole ripartire dalla loro esperienza, anche se non mancano malumori. e, infatti, già circolano i nomi di possibili altri candidati come loro avversari. entrambi esponenti di spicco del pd. si parla di donato pennetta, assessore a piazza del popolo, e di gerardo adiglietti, vicesegretario provinciale. il primo sfiderebbe galasso, il secondo la de simone. confronti che si risolverebbero senza dubbio in una faida interna, in un partito già in difficoltà dopo le recenti batoste elettorali e l’addio di veltroni. e c’è da considerare che, con il passare dei giorni, diventa sempre più difficile l’organizzazione efficiente di un test come le primarie che deve garantire imparzialità. insomma, l’esito della conferenza programmatica rappresenterà, nel bene o nel male, un bivio per il partito democratico al fine di chiudere la partita delle alleanze. nel corso della due giorni di dibattito gli appelli all'unità sono stati numerosi: dagli esponenti istituzionali, ai sindacati, ai rappresentanti politici. a cominciare dal senatore enzo de luca.

di gianluca galasso, da il mattino dell'11 marzo 2009

gli autisti di metro e bus hanno in mano la nazione

i passanti che rincorrono per un centinaio di metri l’autobus che li ha superati e riescono a raggiungerlo alla fermata successiva, stremati, salendo dalla porta posteriore, lanciano sempre, con voce flebile, un grazie all’autista, che ovviamente non può sentirli ma forse immagina.

9.3.09

eterogenesi dei fini

svanisce la città sfuma il traffico
sfuma
s'impone la poesia: s'alza la luna e
sale
decolla
campestre – cccp fedeli alla linea




un senso di estraneità emana dalla trama delle strade
possente radicamento alla linea delle montagne
tracciare un cerchio alla città
poi inoculare libertà nella legge della pelle

3.3.09

a bagnoli si mangia il tartufo

per continuare sulla falsariga di ieri, mi sovviene che pochi mesi fa, lessi, e probabilmente mal interpretai, su un quotidiano locale, forse il corriere dell'irpinia, una sapida intervista all’assessore p.i.u. europa (sic!), l’ing. anna gimigliano, la quale rilanciava l’idea di una nuova destinazione d’uso per la caserma berardi, tuttora attiva nel centro città, un'idea, teneva a precisare, non sua ma dell’eminenza nicola mancino. l'area potrebbe essere trasformata, affermava l'assessore, in un paio d'anni, attraverso la realizzazione di un polo culturale, o di un centro direzionale (proposta che ritorna in città, in vista anche della compilazione dei programmi per le prossime amministrative, si legga anche il blogger gaetanoamato). ovviamente, il progetto sarebbe fuori dal programma e dai finanziamenti p.i.u. europa. per continuare sulla falsariga di ieri, e al netto della diversa rilevanza degli interessi, degli impatti e degli attori in campo, il proposito di riqualificazione potrebbe assurgere a bagnoli nostrana.

2.3.09

fiori di pesco

secondo la ben nota teoria della dipendenza, un centro economico, politico, culturale influenza, positivamente, ma più frequentemente negativamente, la sua periferia. la rigida applicazione dei confini geografici alla lettura dei fenomeni sociali può impedirne la comprensione. il concetto è alla base dei lavori storiografici di fernand braudel, della world system theory di immanuel wallerstein, degli ultimissimi discorsi con alcuni miei interlocutori sulla relazione avellino-napoli, ovvero sulla area metronapolitana, i cui esiti sono provvisori, come la fioritura dei fiori di pesco.