24.3.16

via dai partigiani (già via dei partigiani)

qualcosa è cambiato nella testa della gente,
forse per disinteresse, sicuramente per sfiducia,
quando lo spirito del tempo ha cominciato a sostenere
che a risolvere i problemi non fosse lo spirito di parte
la passione politica, la fede civile 
ma la tecnica, 
come se tutto si riducesse ad un rebus
di cui scovare la soluzione,
il segreto automatismo,
replicare buone pratiche come installare un software,
da lì ognuno ha atteso che le cose si risolvessero da sé
dato per assunto che le soluzioni esistono
senza metterci qualcosa di proprio
rimuovendo l'emotività fastidiosa del conflitto
così oltre all'ideologia, è svanita la misura di esser parte
restando la pretesa di avere a disposizione tutto
come sfondo del selfie del proprio ego
un'insostenibile leggerezza dell'avere
che ci fa ripetere
via, via, via dai partiti, dai gruppi, dalla massa
sono troppo grandi per valorizzare la personalità
ci inventiamo bozzoli per spingere via da noi
 l'angoscia di sentirsi uguali
nell'ora che tutto appiattisce, rende standard
standa



15.3.16

7.3.16

rue eur

per un’architettura pesantemente monumentale
che si mostra fiera per una grandezza di un passato lontano
quale peso ha l’uomo comune?
l’uomo che vuole farsi artefice del proprio futuro, uomo tra gli uomini,
 grande o minimo che sia
e che pertanto desidera una città sia costruita per sé
e non per l’idea che ne trarranno i posteri 
a partire da quanto possenti siano le mura erette
in queste strade: 
parate di carri-armati, navi felliniane, bolidi di formula uno, puttane
se ne ricorderà il rumore, l’effetto, 
il sogno di una notte unica ma mossa da passioni solitarie,
populismo che illude il popolo di avere, 
se rovista bene, se non nel presente, nel passato o, un giorno, nel futuro,
i numeri per salire su un piedistallo
poeti, artisti, eroi, santi, pensatori, scienziati, navigatori, trasmigratori
tutto ciò è l'eterno fascismo 
che tormenta singoli, gruppi e istituzioni
una forza prevaricante, liberticida
che è un'eterna sfiducia nella possibilità di costruire 
"senza nulla a pretendere"
un cittadino responsabile
...

aggiunta ad un post di qualche giorno fa

la fiducia si pone in una collocazione intermedia fra completa conoscenza e completa ignoranza:
"chi sa completamente non ha bisogno di fidarsi,
chi non sa affatto non può ragionevolmente fidarsi"

george simmel

uomini di quarzo

ci sentivamo statuine di porcellana
di finissima lavorazione
gradevolissime in bella posa
ma se c'era da metterci in movimento
le giunture fischiavano
e i nostri abbracci erano sempre collisioni
da cui ne uscivamo rotti in qualche scheggia

4.3.16

un limite alle app peggio

se non inventeranno un app per immaginare la tonalità del cielo
dalle fessure delle tapparelle
trasognati, abbracciati, per chi vuole, appena docciati
c'è sempre chi rimpiangerà quello che abbiamo perduto

1.3.16

cosa intendevo

le trincee della nostra generazione
sono foderate di egolatria e continue disattenzioni
...
e difatti non ricordo cosa intendevo scrivere