30.3.10

chi d'immagine perisce

escono da palazzo santa lucia, i cinque consiglieri irpini eletti nel 2005: mario sena (margherita), luigi gesù anzalone (ds), angelo giusto (ex comunista), franco d’ercole (an), roberto castelluccio (fi).

entrano a palazzo santa lucia, i nuovi cinque consiglieri: antonia ruggiero (poligrafica ruggiero), pietro foglia (consorzio asi), sergio nappi (villa rubra), ettore zecchino (zecchino d’oro), rosetta d’amelio (air da bere).

24.3.10

les peureux anarchistes

a piazza san giovanni è gioco forza questione di inquadrature. ad ogni modo, all’appello della piazza del governo ha risposto il tele-elettore mediano, piuttosto anziano. il quale s’entusiasma più per lo stacchetto musicale di demo morselli che per i formulari ad uso deficienti proposti dal presidente. tengo a precisare che la mia non è una constatazione peregrina, per partito preso, costruita sulla base di una veloce lettura dei giornali quanto esperienza diretta: ero in piazza. vittima di un attentato tesomi dalla mia indole di flâneur. dunque, è inutile accapigliarsi sul numero dei manifestanti poiché, esclusi i presenti per ragioni di servizio, era in piazza anche chi non manifestava affatto. dopotutto, è banale ricordare che, persino alle funeste adunate del duce, a piazza venezia, accorressero anche incolpevoli passanti. calamitati, pur sempre, da uno dei crocevia principali della città. di fatto muti, l’effetto ovazione tramandato dai filmati d’epoca era gonfiato dall’istituto luce. la storia, grande o minima che sia, giusto o sbagliato che sia, non riserva alcuna pietà per queste anonime figure di passaggio.

p.s. non perché debba difendere qualsivoglia onorabilità, tuttavia, giusto per scrupolo diaristico, preciso di aver rapidamente abbandonato la piazza al minuto numero quindici del discorso del presidente allorché il nostro ha invitato la platea ad applaudire calorosamente il capo della protezione civile, guido bertolaso, non solo per i notori servigi resi alla nazione ma anche perché si trattava del giorno del suo compleanno.

20.3.10

il delirio di bugs bunny

conosco la strada
non dove mi porti

18.3.10

contrappunto

ho letto che in italia un libro di poesie
non arriva a vendere mille copie.
e che ci sarebbero trenta milioni di italiani
che si dilettano con i versi.
è poesia?
no, sono diari.
la gente scrive andando a capo
e crede sia poesia.
la poesia è uno dei mezzi per conoscere,
conoscersi e far conoscere.
i greci usavano il verbo poiein, fare spirituale.
il gran numero di presunti poeti di oggi
è il segnale di un bisogno:
trovare strumenti per esternare
diversi da quelli che offre il quotidiano.
dall'altra parte è un segno di vanità.


franco loi, intervistato da francesco erbani, la repubblica 18 marzo 2010

17.3.10

la freddezza di porta pia

uno straccio creativo che sollevi amore
uno smacco emotivo in spacco lavorativo
villa borghese già c'era nella vita che c'era
pasticci grafici per supportare decisioni che non vengono
oggetto di continui lamenti per aumenti che mai saranno
diminuisce coesione, avvampa l'incomprensione
individuo il problema nell'individuo
il totalitarismo prossimo brucerà i cretini
i disinformati, gli onesti, i solitari
nel frattempo, la statua del bersagliere
desisterà definitivamente dall'intento
irretita dalla freddezza di porta pia

8.3.10

aver cura

quando ero studente, ho avuto un professore di antropologia il quale mi diceva (lo ricordo perfettamente) che gli antropologi sono arrivati a individuare gli albori della società umana grazie al ritrovamento di uno scheletro fossile, lo scheletro di una creatura umanoide invalida, che aveva una gamba spezzata; ma la gamba gli si era spezzata quando era bambino, e lui era morto all'età di trent'anni. la conclusione dell'antropologi era semplice: lì doveva esserci stata una società umana, perché questo non sarebbe potuto accadere nel branco, dove una gamba spezzata pone fine alla vostra vita, poiché non potete più sostentarvi.
la società umana è diversa dal branco di animali perché qualcuno può sostenervi; è diversa perché è in grado di convivere con degli invalidi, tanto che storicamente la società umana potrebbe dirsi nata insieme con la compassione e con l'aver cura; qualità soltanto umane. la preoccupazione odierna è tutta qui: portare questa compassione e questa sollecitudine sul piano planetario. so che le generazioni precedenti hanno affrontato questo compito, ma voi dovrete proseguire su questa strada, vi piaccia o no, cominciando dalla vostra casa, dalla vostra città, adesso. non riesco a pensare a niente che sia più importante di questo. è da qui che si deve cominciare.

zygmunt bauman

5.3.10

il governo dei leopardi

fra poco meno di un mese
sapremo se voteremo
fra poco meno di un mese

3.3.10

l'appiedato

alle nove, all’appello, quando madri ansiose puntano l’orologio della speranza sull’ora della possibile consegna del compito d’esame dell’adorato figliolo, accompagnando il gesto con un lungo respiro, io arranco nelle retrovie, madido di sudore, per l’ennesimo concorso che sfuma, addebitabile al mio rapporto maledetto con l’atac o forse con la città troppo vasta e poc’attrezzata per attraversala tutta. se mi convincessi dell’affidabilità del destino, mi quieterei pensando al mio futuro nel lavoro che attualmente svolgo e la smetterei di rispondere a qualsivoglia bando pubblico. ed eviterei pure di acquistare subito dopo scarpe nuove, che è il tipico esorcismo di un appiedato.

1.3.10

chiedi alla polverini

l’argomentazione secondo la quale la forza politica più rappresentativa di una circoscrizione abbia il diritto di partecipare alla competizione elettorale indipendentemente dal rispetto delle regole per la presentazione della liste perché si tratta della forza politica più rappresentativa non tiene conto, tra gli altri, dei diritti delle forze politiche di minoranza - il partito dei ricottari del quadraro - che proprio per il rispetto di quelle regole (es. raccolta firme) non possono presentarsi alla competizione stessa. in italia si vuole trasformare la democrazia da governo della maggioranza a diritto alla maggioranza. il partito dei ricottari del quadraro mai la spunterà.