31.5.09

sputtanati e puttanieri

i recenti accadimenti della vita spiegano come certi tipi poco italiani possano affogare la propria solitudine nella maniacalità lavorativa. dopodiché bisognerebbe disporre anche di un lavoro dignitoso, di tracce di comunità cui offrirne i frutti. il dolore come forma d’ozio alla fin fine stanca. e il paesaggio morale, mortale. il mio incedere rallenta al ritmo del battito del cuore, rotondo asseconda la strada polverosa, l’informe spazio che mi circonda accresce l’ignoranza, un cruccio che mi affonda, interdizione che mi sfianca. di lato, di fianco, di fronte, un anziano ansioso che conclude male il suo parcheggio, un tossicomane col cane, adipose teenager cultrici di amici. in fin dei conti, quando va bene, la borgata è solo un’autostrada urbana la cui misura di civiltà è garantita dall’autobus che ti porta via. per la prima volta, lo provo nella direzione contraria. dopo aver superato una serpentina di strada, che costeggia l’aniene, e sulla quale si affacciano palazzine fuori quota e osterie da strapaese, dalla nomentana si giunge a montesacro. uno dei pochi quartieri popolari di roma dignitosi, ultima tappa del sessanta notturno cantato da rino gaetano. i muri sono tappezzati di manifesti elettorali, la cui visibilità non dura un’ora. il loro spessore raggiunge svariati centimetri e si incurvano ai margini sotto il loro stesso peso. feriscono passanti distratti, assistiti da ambulanze che correndo tagliano la strada ai passanti. nei dintorni della mia vecchia università nulla è cambiato. resiste la patina di conformismo e inconcludenza. trovo la mia casa preferita, al civico trenta di via degli appennini, falsamente decrepita come sempre, le finestre sono spalancate, sul davanzale una bottiglia di vetro, oltre a quello che vedo non immagino. a piazza caprera, la supremazia dei giovani con il casco di capelli a nasconder la fronte e delle giovani filiformi è scossa dall’apertura di un ristorante gestito da cinesi. al giulio cesare, una felpa carhartt intrecciata al cancello commemora pateticamente chissà quale vittima della strada. gli incentivi per l’acquisto di biciclette sono esauriti dopo aver mandato in tilt il sito del ministero mentre un russo si afferma al giro d’italia, dei russi sfilano l'opel alla fiat. in libreria non riesco a trovare quattro dei cinque titoli che cerco. in compenso ho due cravatte sottili in più. le sacrifico ad un lavoro dequalificante probabilmente per l’eccessiva confidenza che abbiamo di poter cambiare le cose. stante così le cose, il dover esser non sarà. e lo strambo paese in cui siamo nati e cresciuti, che siamo inadatti a lasciare, dai poteri forti piccoli piccoli, dall’ancora più stravaganti regole di vita civile, dalle èlites politiche sputtanate e puttaniere, finirà per uccidere quelli come noi più facilmente che altri.

24.5.09

invocazioni

a gabriella bianchi
giornalista blogger
licenziata in tronco

ai provinciali che stonano, alle scritture che spiegano, alle vite che non si piegano, alle verità che vorremmo, alla passione per le parole, ai mulinelli delle nostre illusioni, alle speranze di futuro, alle porte sbattute in faccia giorno dopo giorno rimandate, alle occasioni mancate, alla giustizia che la nostra terra non conosce così che la mota aumenta e sommerge scheletri armati di cemento edificati a maggior gloria della stessa gente.

19.5.09

why dino preziosi is unfit to lead avellino

storicamente, uno dei problemi più caratteristici del capitalismo italiano è l’ossessione del controllo azionario. da un certo punto in poi, l’obiettivo prioritario degli imprenditori italiani sembra essere la conservazione ad ogni costo del controllo proprietario sulle aziende che hanno fondato e magari imposto sul mercato. a favore dei propri eredi. la maggior parte delle aziende che si quotano in borsa, cedono quote di minoranza e comunque evitano di ricorrere al mercato dei capitali se non all'interno di dolorosi programmi di ristrutturazione, pur di non diluire la quota di controllo. non a caso, spesso si definisce il nostro sistema economico, bancocentrico. ovvero eccessivamente dipendente dal credito delle banche, poco dai capitali dei prenditori di rischio. nei paesi in cui esiste un mercato dei capitali sviluppato, invece, arriva sempre un momento della vita dell’azienda in cui i potenziali vantaggi della crescita superano i benefici privati del controllo. e la famiglia lascia il posto al management. dunque, ricapitolando: in italia, più che altrove, sono alti i benefici privati del controllo. essi conferiscono agli imprenditori che ne godono, prestigio, visibilità, potere. ne soffrono la dimensione, la competitività delle imprese, il livello degli investimenti, la selezione del merito di chi le dirige, le aspettative dei portatori di interesse, dipendenti e clienti, primi tra tutti.

tuttavia, quasi la metà del prodotto interno lordo italiano è targato pubblica amministrazione. non solo amministrazioni centrali e locali ma anche aziende da queste direttamente controllate (le ex municipalizzate, per esempio) che, nello specifico, lavorano adoperando tecniche gestionali del tutto similari a quelle in uso presso le aziende private. tuttavia anche le aziende pubbliche italiane non brillano affatto per l’efficienza e per la qualità dei servizi garantiti all’utenza. in questo caso, invece che dalle banche, dipendono eccessivamente dalla politica, poco invece dalle politiche pubbliche delle quali dovrebbero farsi strumento. in maniera speculare a quanto accade nel “capitalismo all’italiana”, i benefici politici del controllo superano i potenziali vantaggi della crescita delle aziende pubbliche: ne risente la loro capacità di aprirsi alla concorrenza. in base alle regole dello spoils system, il top management delle aziende pubbliche è nominato direttamente dall'ente pubblico che ne detiene il controllo: in sostanza, è espressione delle forze politiche che appoggiano l'esecutivo. se non sono sbalzati fuori da avverse contingenze elettorali, i manager pubblici ne guadagnano in prestigio, visibilità, potere. possono giungere a candidarsi per le forze politiche cui, d’altra parte, legittimamente appartengono, senza però prima dimettersi dall’incarico. si assiste, dunque, all’esorbitare, nello spazio pubblico, di una saldatura di potere a scapito, più direttamente, dell'efficiente gestione di pubblici servizi, in definitiva, della qualità della democrazia.

17.5.09

uomo marginale

The marginal man...is one whom fate has condemned to live in two societies and in two, not merely different but antagonistic cultures....his mind is the crucible in which two different and refractory cultures may be said to melt and, either wholly or in part, fuse.

Robert E. Park



al connazionale in visita in capitali europee piace essere ritratto alla fermata dell’autobus, che in patria raramente gli capita di utilizzare, in mezzo ad un gruppo etnicamente composito, donne in chador colorati, rubizzi uomini bianchi in panama bianco e compagnia bella. forse riconosce, a pelle, i segni solo esteriori di una politica di integrazione che in patria è duro individuare e che comunque non è interessato a documentare. al suo ritorno a casa accende stancamente la tivvù. ha un moto di raccapriccio al fluire delle solite notizie. spegne l’elettrodomestico a scatola quando il telegiornale comicia a trattare dei respingimenti al largo del mar di sicilia. lontano duecentocinquanta chilometri, in quel momento, sua nonna, ottantanovenne, paralitica, è imboccata da una donna di mezz’età: viene da kiev ed è senza regolare permesso di soggiorno.

più spesso, in patria, gli capita di incontrare, sulla passerella di cemento che conduce alla stazione, finto progressiste che indossano pantaloni alla zuava mentre da dietro la staccionata il circolo dei pensionati rilancia lamentosi stornelli in romanesco. da lontano sembrano il richiamo alla preghiera di un muezzin; da vicino, riconosce l’inconfondibile voce di lando fiorini. nulla di strambo al confronto della musica techno proveniente venerdì notte dal forte pietralata, ultradecennale sede della caserma dei brigadieri di sardegna, vanto del nostro esercito. la stessa caserma, alle otto di ogni mattina, invece, puntuale, rimanda l’inno di goffredo mameli, giovane patriota morto per difendere la repubblica romana del 1849, eroe del nostro risorgimento. il busto suo e di altri uomini valorosi, in fila sul granicolo, all’ombra della gigantesca statua di garibaldi, è consumato dal tempo e da sporadici scalpellini. al momento, non sono previsti restauri.

il parcheggio al parchetto feronia non si farà. i diversi comitati di quartiere, riunitisi in un supercomitato, si mobilitano affinché lo spazio verde, circa 75 ettari, non sia sacrificato sul braciere della speculazione. ogni due giorni, alcuni volontari, che stazionano stabilmente all’ingresso del parco, tagliano l’erba spelacchiata. azioni ulteriori di guerrilla gardening non sono in programma e, a prima vista, l’area appare piuttosto dimessa. tutti i pali della luce di via dei durantini sono tappezzati di comunicati che convocano riunioni di emergenza e di trafiletti dell’edizione romana di la repubblica che riportano i propositi guerreschi dei promotori. forte critica viene espressa contro uno dei comitati, dissenziente, che appoggerebbe gli interessi dei costruttori, ovvero l’esecuzione del piano regolatore generale. di fatto, il resto del quartiere è un ammasso informe di palazzine, villette, rimesse d'auto, e pompe di benzina con una densità pari al texas, nel tempo è stato edificato favorendo lo stesso tipo di interessi speculativi. al tempo i comitati ancora non esistevano. i litigi erano, in ogni caso, frequenti.

12.5.09

art. 3, comma 2 Cost.

è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

11.5.09

tutti i nomi

l’inverno del nostro scontento
non vede non sente dimentica presto
aspettiamo giorni di sole calendari di primule e viole
viene bufera balorda primavera
ciò che ci pare profondo è increspatura
certifichiamo radice una fluorescenza in superficie

noto una qualcerta difficoltà difficoltà nel procedere
cronaca del 2009 - P.g.r.




mani unite, la fenice, per ritrovare la rotta, io amo domicella, insieme per candida, vivere castelvetere, patto di libertà per forino, nuovi orizzonti per forino, uniti per forino, progetto comune per bonito, uniti per sanmango, mattone pace progresso ricostruzione, democrazia e progresso per melito, insieme per melito, il girasole insieme per il futuro, alternativa per s.angelo, continuità e rinnovamento, insieme per sturno, il quadrifoglio – uniti per rotondi, rotondi viva, uniti per vallesaccarda, liberamente – insieme per unire, liberi, noi per tufo, alleanza democratica, torrioni futura, torre, zungoli futura, i normanni, futuro insieme venticano, insieme con lealtà per venticano, vivi il futuro, progetto per andretta, l’aquilone, il ponte, centro sinistra santa paolina, fatti non parole, insieme per una nuova montoro, patto per taurasi, montoro democratica moderna, alternativa democratica, i democratici, per morra, morra nel cuore, uniti per castello, camminiamo insieme, insieme per torella – il mulino, nuova alleanza torellese, torella libera, noi per montoro e raffaele d’amato sindaco, uniti nel progresso, montoro nel cuore, parolise prima di tutto, parolise la nostra forza, insieme per il futuro, cassano democrazia libertà, insieme per villanova, quadrifoglio – rinnovamento e continuità, il sole luce e progresso, uniti per san sossio, chiusano nel cuore, impegno per chiusano, contrada nel cuore, contrada futura, trasparenza e progresso per carife, io sto con carife, per un nuovo futuro – libertà e rinascita, libera carife, lo stemma pro cesinali, pdl – udc capussela, l’aquilone, per sant’andrea

i candidati alla carica di sindaco nei cinquantaquattro comuni chiamati alle urne, sono centoventisette, di cui solo nove sono donne, uno solo ha meno di trent’anni: si chiama palatucci francesco, ne ha ventidue e capeggia la lista di forza nuova a montella, l’unico comune in cui saranno sei i raggruppamenti a contendersi la carica più alta. il più vecchio è il settantunenne luigi mainolfi a rotondi. solo sei sono nati fuori regione, uno in provincia di sondrio, tre in svizzera, uno rispettivamente, in germania, in francia, in venezuela. uno di loro è il nipote ribelle di de mita. l’ultima sua sortita risale a decenni fa: è stata ampliamente vendicata pure pubblicamente: i panni sporchi si lavano in famiglia!

insieme per cambiare lista civica, partito comunista rifondazione, la civetta, patto per mirabella, il carro di mirabella, concreti liberi forti per grottaminarda città, grotta nel cuore, uniti e solidali per il progresso, uniti per bisaccia, civica arcobaleno, di pietro italia dei valori, vento di centro, comunisti italiani rifondazione, pd partito democratico, di pietro italia dei valori, comunisti italiani rifondazione, casini unione di centro, avellino futura, democratici per avellino, uniti per avellino, il popolo della libertà berlusconi per preziosi, uniti per avellino, giovani ambiente territorio uniti per cambiare, riscopriamo avellino, ariano in movimento sinistra democratica, partito democratico, mpa movimento per le autonomie campania, partito socialista, liberi e forti per l’autonomia, insieme per ariano, il popolo delle libertà berlusconi, l’orologio autonomia e libertà, popolari per ariano, pensionati per l’irpinia, udeur popolari, centro sinistra alternativo gengaro sindaco, bilancia, uniti per montefusco, nuovo psi, insieme per savignano, savignano unita cambiare si può si deve, partito socialista, movimento di centro per avellino, il cambiamento per montecalvo la campania, unione popolare monte calvo, de gregorio italiani nel mondo, tempo di cambiare, l’aquilone, alleanza di centro pionati, la destra, insieme per santa lucia, pd partito democratico, allenza democratica, liberamente con frongillo, la sinistra che unisce, orizzonti nuovi, unione popolare nusco, unione di centro, il sole insieme per il domani, cambia salza, lo scarparo uniti per non dimenticare, montella avanguardista, alternativa riformista, il patto, centro destra per montella, montella libera, rondine sul tramonto – uniti per trevico, il campanile – uniti per trevico, il dialogo, per vallata, uniti per grottolella, il popolo per grottolella

ad avellino non s’è mai volato seriamente, gente piegata sulla terra, ad eccezione di umberto nobile, pionere dell’aeronautica italiana, il primo che provò l’attraversamento in dirigibile del polo nord, ne seguirono lunghe dispute e speciali di piero angela; ad eccezione del raduno annuale dei mongolfieristi nella piana di volturara irpina e di un tale fasulo luigi, emigrante in svizzera, che a bordo di un piccolo aereo da turismo si schiantò, poco dopo l’altra catastrofe di inizio secolo, contro il pirellone in milano, causando due morti, oltre la sua, e una settantina di feriti. chi da queste parti più prosaicamente rimase a terra, trovandosi un giorno a dover fronteggiare le ostiche regole della patronimica di aziende di pubblici servizi, con genio ribatezzò l’usurata azienda di trasporti regionale (la mitica G.R.T.I.), in autoservizi irpini (A.IR.). di certo, la scarsa qualità dei servizi garantiti all’utenza non consentiva svolazzi retorici. eppure, grossi investimenti nel rinnovo della flotta, commissionati alla irisbus di flumeri, l’aumento esponenziale dei flussi di traffico verso roma e napoli, dunque dei ricavi nelle tratte a maggior margine, e il ritorno di immagine derivante dalla sponsorizzazione della vincente scandone basket, hanno trasformato, agli occhi dei indigeni, uno dei tanti carrozzoni parapubblici, e nel caso specifico la dizione s’addice a pennello, in esempio di buona gestione ed il direttore generale, dino preziosi, in acclamato benefattore. ora, dino preziosi, senza che siano argomento di discussione le sue possibili dimissioni da una carica pubblica quanto l’altra cui si propone, è il capolista della lista civica, vento di centro, a favore del candidato sindaco, massimo preziosi, già eletto sindaco trentaquattro anni fa. ironia vuole che il vento spiri da destra a sinistra o viceversa, dall’alto in basso o viceversa, ma non s’è mai visto un vento che spinga quanto si oppone alla sua, non la discutiamo, incredibile forza, proprio al centro. è uno dei paradossi politici che ravviva il lento trascorrere del tempo in questa sperduta provincia dell’impero.

estratto: Preziosi sindaco D’Ercole Giovanni Battista Nicola Addivinola Alfonso Capossela Flaviano Chiocchi Giuseppe Ciarimboli Luigi Coppola Teodoro Cucciniello Toni D’Argenio Arianna De Benedetto Teresa Della Sala Luisa De Sio Antonio Ferri Claudia Govetosa D. Sabino Guarino Leandro Iandoli Modestino Maria Iannaccone Antonio Iannaccone Maurizio Loschiavo Antonio Lucadamo Romeo Marinella Antonio Meola Romualdo Montanile Carmine Mordente Alfonso Nazzaro Alessandro Passaro Massimo Petracca Claudio Petruzziello Antonio Picardi Angela Pierni Marino Rotondi Raffaella Sacco Fausto Sbrescia Vincenzo Scala Sebastiano Silvestri Adelchi Sorece Orazio Telaro Patrizia Tolino Ennio Valentino Emilio Zeccardo Luigi Ambrosone Gerardo Andreottola Vito Barbaro Anna Barbarisi Mario Bergamasco Gerardo Boccieri Stefano Cerullo Ernesto Cetta Raffaello Cinquarla Ivan Cipriani Raffaele Cucciniello Antonio De Cicco Elvira De Luca Resia

DelGiudiceAmato EspositoAntonio FasolinoGaetano FerraiuoloGiulio FuscoAntonio GrecoCarmine IannacconeLazzaro Iannaccone SergioImbimbo FaustoLandi AngeloMarino CarmineMelillo Carmine Oliviero DjanaPalatucci I.SaraPicariello VincenzoPiscitelli VincenzoPreziosi LuciaIrene RosielloAngelino Sarno AntonioScibelli MicheleScozzese ValeriaSperduto AnnaStingo AnnaTirri FeliceBiagioTomeo VittorioVarallo GiovanniZaccaria C.Augusto AmbrosoneEnza AcerraSonia BasagniCarlo BilottaGerardo BrunoMario CardilloCarmine ClementeDaniela CodellaRoberto CorradoEnea CuccinielloMariangela Del GrossoLello De VitoVittorioDiFranza RobertoDiGreziaFrancesco DiNardoBruno ErcolinoLuigi FilippuzziLuigi Fontana MassimilianoFreda PinoGenovese CarmineGiacobbe GerardoIandolo LucaIannarone NicolaIannuzzi Enrica Ieppariello AntoniellaLimone CiroLimpido Diego Marinella RobertinoMatarazzo Pasquale Melchionne RitaPalumbo MimmoPergola RenatoPericolo LinoPerillo Rosanna Petrosino RaffaeleReale Angelo RennaErminia RescignoEugenio SpinaAntonio TortorielloF. Saverio PreziosiDino AldorasiAngelina Barbarello MarioBilotta MarziaBoccia FrancescoCapone RitaCapossela AttilioCaso ErsiliaCastellano FrancescoCicalese

le belle liste di una volta si decidevano in sezioni nebbiose di partito, spesso locali affittati per l’occasione elettorale, poi subito dismessi, al di là dei risultati, per perenni difficoltà finanziarie, e accanto ai nomi e le età, era necessario indicare la professione. i liberali avevano sempre tra di loro un imprenditore, i repubblicani un professore di storia, il partito socialista, un artigiano, un operaio, un disoccupato. poiché erano categorie sociali non sempre considerate durante l’azione amministrativa del politico locale, poteva essere un problema rintracciare, nelle ultime ore, magari dopo dolorose rinunce, le figure che mancavano. dopo la caduta del muro e la rivoluzione arcorese, è venuta la società civile, e ai bui vicoli di garage, s’è preferito il contest televisivo, poi il sito internet, infine il twitter. oppure messaggi subliminali: appunto il bus air, in cui sono, per l’ennesima traversata, il cui passaggio è salutato dalla vedova col barboncino, da una matta alla finestra che sventola un cuscino. così i quotidiani pubblicano lenzuolate di nomi: ottocento per il comune, migliaia per le provinciali più le comunali. nessun commento se non che le liste outsider abbondano di giovani e di stimati professionisti come se soltanto questo fosse il risultato loro riservato. che quando il gioco si fa duro, non è tempo per i ragazzi, tanto meno per chi prova a filosofare. tanto più che tale privilegio è consentito solo al capo tribù. ad ogni modo, i più spulciano con attenzione gli elenchi e ritrovano con impercettibili increspature del volto, zii, cognati e vecchi rivali in amore. ben più impenetrabile e al contempo indiscutibile, il percorso mentale che li porterà ad esprimere la preferenza per ennio tolino o per un qualsiasi sabino imbimbo.

VirgilioCignarelliAmeliaColarussoValentinaConteRosaliaD’AliasiFeliceDeGuglielmoFabrizioDelGiudiceMarcoDellaPiaLucaDeVitoCarmineDiNennaGiovanniDiVitoGianclaudioFattorelloTanoFestaMaddalenaFestaModestinoFinelliFrancescoGiordanoCarmineIannacconeCiroIorioRolandoMaccarioRinoMarzullosergiMatetichStefanNoviaL.OresteNovielloRossanaPastenaGiulioPecoraroVincenzoPetruzzielloAngelinaSanseverinoUmbertoFianoAndreaSichinolfiMilkoTinoArmidaVitaleTommasoGengarosindacoPetrozzielloAntonioAbrateNicolaBuonavitaDarioCamerlangoEmilianoCaputoLuigiCarifanoMariaRosariaColuccinoAnnaCoppolaMartinoCrescitelliCarloD’ArgenioCostantinoD’EmilioFabrizioDeFeoBrunoDeFilippisRobertoDell’AnnoIvanDellaPiaKatiaFamosoAnnalisaFerraraAnielloFestaBettyFredaLuigiGalassoDomenicoGuarinoCarmineGuerrieroMarioImbimboFrancescoLalloCarloLerroDarioManzoEmanueleMarzanoMariaMatarazzoGabrieleMauroCostantinoPetrozzielloLuciaAnnaProcaccinoMicheleQuaresimaGiuseppeQuispeWenddyDyanaRosapaneAntoniaSalduttiVittorioSantorelliFrancescoSarubbiGiovanniSerinoCiroVassalloGenerosoVitaglianoCaterina.

3.5.09

cronaca montana

...nato tra i morti, sui monti vivo sui monti, tra i morti...