29.7.11

il canto degli irpini

fratelli d'irpinia
l'irpinia s'è desta,
del crine del lupo
s'è cinta la testa.
dov'è la salvezza?
che giunga munifica,
ché schiava di napoli
iddio la creò.
stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'irpinia chiamò.

noi siamo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di batterci insieme
già l'ora suonò.
stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'irpinia chiamò.

uniamoci, amiamoci,
l'unione, e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del signore;
giuriamo far libero
il suolo natìo
dalla mondezza costiera
uniti per dio
chi vincer ci può?
stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'irpinia chiamò.

dalla baronia al terminio
dovunque è lo stretto di balba,
ogn'uom di gaio ponzio telesino
ha lo spirito, ha il genio,
i bimbi d'irpinia
si chiaman uagliuni,
il grido d'ogni madre
al pranzo chiamò.
stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'irpinia chiamò.

son giunchi che piegano
le spade vendute:
già lo stemma di napoli
medaglie ha perdute.
il sangue d'irpinia,
il sangue sannita,
bevé, col pontificio,
ma il cor le bruciò.
stringiamci a coorte
siam pronti alla sorte
l'irpinia chiamò