28.12.05

rumore bianco

stamattina pensiero morte mi ha prima lambito poi atterrito irretito umore nero (o bianco) è sgorgato a fiotti dalla testa forata sfiorita sfinita di lutti e funerali prove generali che qui intorno non è morto mai nessuno e a meno che muoia prima io moriranno prima loro

25.12.05

natale con i miei: come dare alle fiamme presepi

a tavola con mezzi sconosciuti che mi squadrano di sottecchi. mi tocco il naso e le orecchie. taglio l’imbarazzo a fette. verso il vino e per un impercettibile tremolio della mano, che mi porto dietro fin da piccolo, tre gocce cascano sulla tovaglia, rosse, belle grosse. nessuno lo fa notare. ma continuano a guardarmi di sottecchi. ‘fanculo ai vecchi.

e domande strariciclate. roma? È ancora lì! da quanto sei tornato? da qualche giorno! quando partirai? fra qualche giorno! ti manca molto (per finire l'università, non roma)? un po’! londra o marte, la prossima tappa? me ne esco, con un ipocrita, sì, oggi l’italia non è che offra molte prospettive. ma intanto firmerei subito per un lavoraccio sicuro e sottopagato (da impiegato, magari di concetto) al comune di roccabascerana. ambizione vade retro!

finalmente mi scrollo di dosso parentela varia ed esco. respiro. uno sbuffo di vapore. due. tre. silenzio insolito. noto, allora, con piacere che quest’anno non facciamo invidia a baghdad. fino a quando un cecchino, appostato chissà dove, lancia un paio di cipolle a qualche metro da me, boati, sbando e mi vien voglia di rispondergli con un colpo di kalashnikov dritto in fronte. perché non sono violento. è autodifesa.

in mezzo ai ggiovani. auguri a destra e a manca. gente a cui non ho dedicato un minuto nei tre anni che ci precedono. sorriso a metà e smack schioccante.

X: sei ad ingegneria?
io, consapevole: no, fabio!
X, risentito: guarda che mi chiamo claudio
io: cazzo, devo scappare. scusa mario!


ad alcuni offro solo il profilo. nell’imbarazzo del primo passo, siamoancoraamicioppureno?, perdo forse l’ultima occasione per chiarirci le idee. e vanno via. senza i miei auguri. cazzo! più in là, la sede provinciale della banca d’Italia ha una finestra illuminata alle tre di notte. e la cosa mi inquieta. tanto.

e una sequela di sms dalle persone più disparate. con le formule d’auguri più disperate. mi limito a rispondere con una stringatezza d’altri tempi, persino uno scarnificato, “auguri!”. che la pace sia con te. pure se scanso messe&sacramenti, processioni&bambinelli, oramai ridotto a laico laido.

tanto che, più empio non ce n'è, un mini-presepio, male poggiato sulla mensola del caminetto della nonna, rovina a terra e si frantuma in mille pezzi. prima bruciamo la capanna di legno. poi con l’indice ed il medio mi diverto ad imitare maradona con la testa della madonna. fino a scaraventarla nella brace più ardente. solo il bambinello, ancora intero, è messo in salvo. abbiamo l’approvazione della devota di famiglia. confidiamo ancora nel paradiso.

p.s. nulla sui regali e su babbo natale, sarebbe troppo. mentre sgomento m’accorgo che natale non è finito. dunque auguri!

24.12.05

alla larga dal letargo

"mi metterei a dormire!" sopire l'ansia. e morirne. giustizia inadeepsleep e scorie familiare e ristrettezze mentali. non c'è tempo per reagire se il torpore mette sotto scacco pure il dolore. rianimo vitalità sonnacchiosa e mi scelgo prima che mi scelgano. per riallineare gli obiettivi del sogno con quelli del giorno. (meglio ribadirlo!)

22.12.05

freddo si dissolverà

19.12.05

lazzarone

ero morto. caduto come un sacco, mezzo svenuto, vista annebbiata, testa che girava, fischi alle orecchie, freddo dappertutto, sudore alla fronte, sbiancato, mi dicono. e nemmeno il tempo per scorrere tutta la vita davanti agli occhi, altroché. poi mi hanno steso sul letto. acqua e zucchero, mi dicono. tenevo gli occhi sbarrati per paura di chiuderli. e un valzer di ipotesi. devo rifare le analisi del sangue. le ultime mi davano un ematocrito al 53%, peggio del pantani di madonna di campiglio. eccesso di globuli rossi. comunque niente di grave. sì, ero morto. ma roba di cinque minuti!

18.12.05

passate letture riaffiorano

L'uomo non vive soltanto la sua vita personale come individuo, ma - cosciente o incosciente - anche quella della sua epoca e dei suoi contemporanei, e qualora dovesse considerare dati in modo assoluto e ovvio i fondamenti generali e obiettivi della sua esistenza ed essere altrettanto lontano dall'idea di volerli criticare quanto lo era in realtà il buon Castorp, è pur sempre possibile che egli senta vagamente compromesso dai loro difetti il proprio benessere morale. Il singolo può avere di mira parecchi fini, mete, speranze, previsioni, donde attinge l'impulso ad elevate fatiche e attività; se il suo ambiente impersonale, se l'epoca stessa, nonostante l'operosità interiore, è in fondo priva di speranze e prospettive, se furtivamente gli si rivela disperata, vana, disorientata e al quesito formulato, coscientemente o no, ma pur sempre formulato, di un ultimo significato, ultrapersonale, assoluto, di ogni fatica e attività, oppone un vacuo silenzio, ecco che proprio nel caso di uomini dabbene sarà quasi inevitabile un'azione paralizzante di questo stato di cose, la quale, passando attraverso il senso morale psichico, finisce con l'estendersi addirittura alla parte fisica e organica dell'individuo. Per aver voglia di svolgere un'attività notevole che sorpassi la misura di ciò che è soltanto imposto, senza che l'epoca sappia dare una risposta sufficiente alla domanda "a quale fine?", occorre o una solitudine e intimità morale che si trova di rado ed è di natura eroica o una ben robusta vitalità. Né questo né quello era il caso di Castorp, sicché si dovrà pur dire che era mediocre, sia pure in un senso molto onorevole.

Thomas Mann, La Montagna Incantata

ultimamente assomiglio di più a me stesso

faccio tanti di quelli errori che all'esame di coscienza, spesso, preferisco stare zitto!

16.12.05

notizie false...con attenuanti

fazio mi è simpatico. perché ha dodici figlie di nome maria. perché ha occhiali giganti da saldatore. perché quando parla non si capisce. perché è cattolico come nemmeno oltre tevere. perché quel palazzone a via nazionale è triste e lui deve lavorarci. perché credeva di giocare a risiko, ma con regole tutte sue ed è stato scoperto. perché magari aspirava ad entrare in politica, tanto ci entrano tutti prima o poi e l’hanno bloccato. perché è amico di politici di secondo livello e di banchieri di bassa levatura. perché va a francoforte e gli altri banchieri centrali lo trattano male. perché tremonti lo tratta male. perché deve andarsene da un pezzo e non se ne va. perché, in fondo, quando tutto è contro un personaggio, sono mosso a pietà. perché sono sicuro che in quella fatidica mezzanotte, mentre dava in anticipo buone nuove all’amico lodigiano, non s'aspettava certo come ringraziamento un bacio in fronte e seppure non visto, si fece rosso rosso...senza nulla da dire!

14.12.05

quelli che...ripubblicano

Quelli che scrivono sui blog perché hanno i figli da mantenere oh yes!
Quelli che di mestiere selezionano i blogger con l’età dei figli oh yes !
Quelli che poi pubblicano i blog oh yes!
Quelli che quando c’è la salute c’è tutto oh yes!
Quelli che perdono la salute e ritrovano la fede oh yes!
Quelli che vanno a messa solo a Natale e pregano in playback oh yes!
Quelli che ai funerali sanno quando è il momento giusto per le condoglianze oh yes!
Quelli che al momento giusto ti farò vedere oh yes!
Quelli che quando mi incazzo oh yes!
Quelli che al giorno d’oggi, nella situazione attuale, alla luce di oh yes!
Quelli che non spengono la luce quando escono di casa per paura dei ladri oh yes!
Quelli che mille lire un euro oh yes!
Quelli che l’inflazione è colpa delle massaie oh yes!
Quelli che prima al supermarket ora al discount oh yes!
Quelli che nelle grandi città tutto costa di più oh yes!
Quelli che nelle piccole città non c’è nulla da fare oh yes!
Quelli che nelle città medie non sentono l’importanza del contendere oh yes! oh yes!
Quelli che il lavoro al sud non si trova oh yes!
Quelli che si rifiutano di emigrare perché questa è la mia terra oh yes!
Quelli che al sud si licenziano oh yes! Oh yes!
Quelli che è tutta colpa della mafia oh yes!
Quelli che la mafia forse esiste ma la Sicilia è bella oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta oh yes! oh yes!
Quelli che non leggono libri per paura di diventare ciechi oh yes!
Quelli che non leggono i libri ma poi li recensiscono oh yes!
Quelli che leggono in metropolitana oh yes! oh yes!
Quelli che la metro è affollata oh yes!
Quelli che i bus sono affollati oh yes!
Quelli che il traffico è aumentato oh yes!
Quelli che poi camminano a piedi oh yes! oh yes! oh yes!
Quelli che non seguono la politica oh yes!
Quelli che la politica non li segue oh yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare oh yes!
Quelli che votano a destra per paura degli islamici oh yes!
Quelli che votano a destra perché Berlusconi sparla bene oh yes!
Quelli che votano a destra perché Fini a differenza di Berlusconi è un politico oh yes!
Quelli che vomitano oh yes!
Quelli che i politici sono tutti uguali oh yes!
Quelli che ai comizi sono i primi a far partire l’applauso oh yes!
Quelli che la sinistra non ha un leader oh yes!
Quelli che organizzano la marcia per la guerra oh yes!
Quelli che berlusconi vende fumo oh yes!
Quelli che fumano quando berlusconi vende oh yes!
Quelli che berlusconi lo sopportano loro malgrado, da vicepremier* oh yes!
Quelli che le toghe rosse per via della boccassini oh yes!
Quelli che i magistrati sono psicologicamente deviati oh yes!
Quelli che riformano la giustizia per raddrizzare (psicologicamente) i magistrati oh yes!
Quelli che buttiglione è un filosofo oh yes!
Quelli che sono onesti fino ad un certo punto oh yes!
Quelli che mi raccomando oh yes!
Quelli che gira voce che oh yes!
Quelli che non ci volevo credere neanche io oh yes!
Quelli che tengono alla tv oh yes!
Quelli che tengono al Milan oh yes!
Quelli che non tengono il vino oh yes!
Quelli che detengono il potere solo nel salotto tv guardando il Milan oh yes!
Quelli che mia moglie non è mai in casa oh yes!
Quelli che mio marito non vuole uscire mai di casa oh yes!
Quelli che poi litigano sull’uscio di casa oh yes!
Quelli che hanno tre cellulari, tre schede telefoniche e tre amici oh yes,
Quelli che temono il cellulare perché hanno qualcosa da nascondere oh yes
Quelli che l’auto è il mio unico lusso oh yes!
Quelli che l’auto non l’uso più oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale oh yes!
Quelli che la morte l’hanno vista con gli occhi oh yes!
Quelli che con una dormita passa tutto anche il cancro oh yes!
Quelli che ma te l'ho raccontato di quando oh yes!
Quelli che ma non ci vediamo mai oh yes!
Quelli che magari stesse con me quella oh yes!
Quelli che tipo…tipo…tipo…oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono oh yes!
Quelli che al cinema sbuffano continuamente oh yes!
Quelli che al cinema commentano il film col megafono oh yes!
Quelli che dopo il cinema criticano il film pari pari al quotidiano del giorno prima oh yes!
Quelli che non vogliono terminare il liceo perché è il periodo più bello oh yes!
Quelli che non vogliono terminare l’università perché è il periodo più bello oh yes!
Quelli che non vogliono compiere 30 anni perché capiscono che sta per terminare il periodo più bello oh yes!
Quelli che non badano più all’estetica oh yes!
Quelli che quando perde l’Inter ed il Milan dicono che in fondo era una partita di calcio poi tornano a casa e picchiano i figli o yes!
Quelli che non c’erano oh yes!
Quelli che non ci risultano oh yes!
Quelli che non esultano oh yes!…
Quelli lì…

*il post è del 17 dicembre 2004. Ci si riferiva alla posizione di Follini.

12.12.05

quello che non ho capito in un anno di blog

perché, solo dopo un mese dalla scoperta della blogosfera, ho aperto inadeepsleeep, non sapendo niente di niente. non avrei potuto restare lettore silente?...

cosa sono i feed, gli rss e compagnia bella. che poi un’idea ce l’ho pure ma proprio non mi va di approfondire. sai quando l’ignoranza alligna…

come personalizzare il template, non riempiendolo di bannerini del cazzo, semplimente, ora che è natale, come cambiare lo sfondo blu con il rosso...

perché ho scritto almeno metà dei miei post… e se un giorno verranno riscoperti dalla critica come le commedie sexy della fenech...

a cosa servono gli archivi…

visto che ho riempito il blog di giochi di parole mal riusciti, di farneticazioni bell’e buone, una spruzzata di politica, pochissima musica&letteratura e niente sesso, in quale categoria è inseribile il blog, per forza in altro&varie…

perché lo shinystat provoca dipendenza…

perché, prima che inserissi lo shinystat, erano passati di qui solo sventurati utenti di blogger.com da nonsodovequalepaese, cliccando sulla finestra ultimi post pubblicati e quante frazioni di secondo hanno impiegato per chiudere la pagina…

se è meglio blogger.com o splinder…

perché, talvolta, un/a blogger, di un certo seguito, pubblica un finto post d’addio, riceve una vagonata di commenti imploranti il ritorno, che poi effettivamente viene tra le lacrime di giubilo dei lettori affezionati. Insomma non è mariomeroleggiante tutto questo?

che tipi di incontri, apparizioni, epifanie si possono avere ai blograduni…

se mai, un giorno, ad avellino&provincia si organizzerà un blograduno a cui io potrò mancare, qualora invitato, per un improvviso contrattempo…

perché, generalmente, le blogstar sono trentenni di milano…

perché c’è chi posta rigorosamente da lunedì a venerdì, ad orario fisso, insomma perché esistono blogger con il cartellino…

perché sono tanto poche le donne che mi leggono. forse che devo inserire una foto promozionale?

o fare una campagna di commenti acquisti in tutti quei siti, tardo adolescenziali, in cui scrivono, sOnO mOLto CArinA e amo la MuSiKa….

se, una volta entrato tra i primi mille di blogitalia e i primi trecentomila di technorati, devo considerare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto e di conseguenza licenziare maynardo e passare a milton…

una volta per tutte, dove rispondere ad un commento, sul proprio o sull’altrui blog…

se, quando e soprattutto a chi, tra quelli che mi sono accanto, dire dell’esistenza di inadeepsleep...

se la small verdina va bene come formato (lo chiedo in particolare a sury e abgely): non vorrei accecarvi…

se vale la pena continuare…

10.12.05

( )

quanto tempo e ancora ci rimane per aggiustare le cose che scricchiolano e disturbano la testa più che il movimento? così tanto da meravigliarsene e poi meravigliarsi della propria medietà. né genio né tonto, se la butti sull’intelligenza. né vincitore né sconfitto, almeno per adesso. conservatore quasi in tutto, tranne in politica. a sorprendersi della libertà che abbiamo e di cui spesso non sappiamo che farcene. oppure saperne così tanto sul da farsi, che questo diventa, per contrappasso, la nostra prima schiavitù. e dunque uomo medio costretto a mediare. forse c’è che non sono bravo a speculare. perché altrimenti sarei stato altrove. forse

8.12.05

sbornia

lacrimo per il conato soltanto. non per i sorrisi che non ti ho regalato. sarebbe paradossale. mi manca l’idea che ho di te e allora ne approfitto per far niente. in giorni sospesi come luci di natale spente. donne che fuggono. amici che impazziscono. ore che implodono. io che mi ritrovo solo per perdermi più velocemente. e parole che vengono senza raccapezzarcisi. nemmeno queste...

6.12.05

revisionismo storico

non fare di tutta l'erba un soviet!

4.12.05

l'Alpe d'Huez

mi fa male la coscia destra. come uno strappo. ma non accenno ad uno sforzo fisico da almeno un paio di settimane. come è possibile? acciacchi dell’età. ventiduenne già prossimo al ritiro. ora che avrei dovuto passare al professionismo. io che sognavo di diventare un passista scalatore. certo, i primi anni da gregario non li avrei evitati. però mi sarei fatto vedere in qualche corsa minore. le prime fughe. dei piazzamenti. qualche vittoria, alla settimana Coppi&Bartali, magari. la partecipazione al giro, per farmi le ossa. raggiungere Milano e trovarla splendida. seppure da novantaseiesimo in classifica generale. le classiche. alla sanremo avrei attaccato sul poggio; alle fiandre, sul muro del grammont; a san sebastian sull’alto de jaizkibel. a ventisette/ventoanni avrei curato la classifica generale per l’ultima squadra italiana del pro-tour, alla corsa delle corse. e lì, la grande occasione. sull’alpe d’huez. a metà corsa, resto attardato per una foratura. con l’aiuto di tre compagni, e grazie alla scia delle ammiraglie, riprendo il gruppo proprio all’imbocco della salita, a le bourg d’oisans. i primi due chilometri sono micidiali. subito al 10%. risalgo in gruppo e tengo la ruota di chi ha la ruota della maglia gialla. il gruppo è scremato dai tre miei uomini, che tirano a tutta per sette/ottocento metri, poi si piantano di colpo, mi fanno un accenno col capo, nemmeno la forza di dirmi, coraggio! hanno fatto un lavoro splendido. devo attaccare anche per loro. il gruppo è ora ridotto a sette unità. tocca a me. do le prime stilettate di pedale giusto per saggiare le gambe agli avversari. per due volte mi risponde il secondo della classifica generale. la maglia gialla sembra in difficoltà. s’accoda con ritardo. la sua pedalata è legnosa però il suo volto resta impassibile. gli altri quattro del gruppo oramai sono staccati. le rampe salgono di nuovo al 9/10%. sto bene. è la mia occasione. vado forte in salita perché così accorcio la fatica. e scatto di nuovo. una fucilata. in duecento metri ne guadagno cinquanta sui due. non mi volto più. mi alzo sui pedali e rilancio. la folla m’incita, ma non la sento. i tornanti si susseguono ma non fanno male. la moto dell’organizzazione mi segnala sulla lavagnetta di un vantaggio che cresce. dietro l’ombra della mia ammiraglia. ho già più di un minuto. all’ultimo chilometro, capisco che è fatta. la strada per un po’ spiana. è un’impresa. e mi viene da piangere come un bambino ma tengo duro e stringo i denti. sprinto per la classifica generale. sul traguardo alzo le braccia. batto le mani. esulto con lo sponsor bene in vista…e poi non ce la faccio più. scoppio a piangere come un bambino.


1.12.05

technorati, così com'è, non funziona!

mentre rassettavo nel mio blog, in vista del compleanno...

ho deciso autoritativamente che lo stesso possa supportare (e sopportare) solo diciotto link, nove donne e nove uomini, per le pari opportunità: diamo l’esempio. ora detta così può sembrare una vaccata e magari lo è. ma lasciate che mi spieghi, poi lascio a voi. il numero chiuso ha un senso perché un blog che ha troppi link, semplicemente, è come se non ne avesse alcuno. che poi, a cosa serve la lista di link? ad orientarsi. può aiutare il nuovo lettore se rimanda a blogger più o meno affini, più o meno limitrofi. in ogni caso non si è mai veramente vicini a tanti blogger. a meno che si bari o peggio si finga. e se in un blog c’è una lista infinita di link, non si è minimamente incentivati ad aprirne alcuno. insomma una ventina di link possono bastare. poi ci sarà chi ne riesce a gestire di più, chi di meno. sì, dico gestire. linkare equivale ad assumersi una responsabilità. sulla bontà di una scrittura? non so. forse è il mio criterio (è il mio davvero?). ma ognuno ha i suoi criteri. la finto poetessa linka altri finti poeti, ma pure suo cugino perché così gli va. lo sparacazzate, cento altri sparacazzate ma pure un paio di lolite dodicenni che magari lo arrapano. ognuno può fare quello che gli pare, sia ben chiaro. quello che è insopportabile è che in giro ci siano link a sbafo, che il blogger non ricorda perché...o ancora meglio di cui il blogger non sa una cippa, che non frequenta. oppure dei link morti, clicchi e vien fuori una pagina che emana un odore di marcio. qui ci vogliono regole certe. il numero chiuso ci semplifica il compito. una volta che un nuovo blog possegga i requisiti per entrare a far parte della ristretta lista, uno dei linkati deve lasciargli il posto. naturalmente a lasciare il posto è il blog ritenuto, al momento, meno interessante (chi può dirlo, un giorno potrà recuperare il suo posto al sole). che poi un blog magari t’appassiona per mesi interi, lo leggi con avidità, commenti pure con regolarità. poi però tutto svanisce, ci passi di rado, non finisci nemmeno di leggere gli ultimi post. mantieni il link soltanto per una sorta di gratitudine per il tempo che fu. no, non si fa così. non ha logica. taglia i ponti. per essere coerente si dovrebbe linkare all’archivio di quel blog, non alla home page di oggi che è diventata tanto insulsa*. voglio dire che è opportuno tenere sotto controllo i blog linkati. una sorta di valutazione reciproca ma che sia dinamica. chi linka dovrebbe essere un lettore abituale del linkato. bene, se guadagni un link non è obbligatorio contraccambiare. almeno fino a che non si è convinti che il blog del linkatore possa scalzare uno dei tuoi. e ancora, se si ritiene che nessuno merita di entrare, ma un blog linkato non dà più garanzie (o peggio ancora è morente), si è obbligati ad estrometterlo e dare un'occhiata in giro per aggiungerne uno.
dimostrazione pratica:
tra gli uomini tengo:
volso
chinaski 77
i ragazzi di via toniolo
contro karma
allerta
artatamente
tre metri sopra al cielo
nick cohen

butto via
Settore ed Enthusia

linko burakudream

tra le donne tengo:
catartika
underbreath
i provinciali
irisnera
claretti
sury
gupi gupi
sprammanoia (è donna?)

butto via
erba

linko rosadirabbia
è una vaccata?
*le home page dei blog dianzi esclusi non sono, in ogni caso, insulse. altre e varie sono le ragioni di tali sofferte estromissioni.