31.3.13

insieme


28.3.13

dello stato italiano


25.3.13

fratelli

vi siete mai chiesti perché l’italia non ha avuto, in tutta la sua storia – da roma ad oggi – una sola vera rivoluzione? la risposta – chiave che apre molte porte – è forse la storia d’italia in poche righe. gli italiani non sono parricidi; sono fratricidi. romolo e remo, ferruccio e maramaldo, mussolini e i socialisti, badoglio e graziani. “combatteremo – fece stampare quest’ultimo in un suo manifesto – fratelli contro fratelli”. favorito, non determinato, dalle circostanze, fu un grido del cuore, il grido di uno che – diventato chiaro a se stesso – finalmente si sfoghi. gli italiani sono l’unico popolo, credo, che abbiano, alla base della loro storia, o della loro leggenda, un fratricidio. ed è solo col parricidio, con l’uccisione del vecchio, che si inizia una rivoluzione. gli italiani vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli.

umberto saba

plaza del pueblo

narcotizzati in desolazione

21.3.13

solidali in bus

sul crinale 
tra l'essere
includenti o
inconcludenti

20.3.13

il merito e i bisogni

in metro
i suonatori che beccano più quattrini
sono i più bravi
non i più laceri

19.3.13

casaleggio spiegato ad un bambino

in un mondo in cui eliminarono lo spazio
venne il bisogno di una rete virtuale
in cui ridurre il tempo 
dello scambio delle informazioni ad un istante
e ciò rinnovò
un'ipotesi antica
e più volte, drammaticamente, smentita dalla storia
di un progresso umano indefinito
basato sulla conoscenza digitale, 
zero - uno,
che si legge sulla superficie di un pixel
un accesso al sapere finalmente libero
non gravato dai diritti di autore,
perché l'autore è una folla 
(anonymous)
di utenti
collegati tra di loro
da legami sociali 
densi debolmente
quanto può esserlo un'identità
che continuamente sfuma in qualcos'altro
tuttavia, a fronte dell'incapacità delle vecchie istituzioni
di governare questa terza rivoluzione industriale
di accompagnare l'uomo della strada
affiancandolo 
nel pesante impatto che essa ha avuto
di fronteggiare la crisi economica che ne è seguita
si rafforzò rapidamente che in rete,
lì dove oramai principalmente la gente comunicava
potesse essere riedificata anche la democrazia
essendo gli atti trasparenti
le deliberazioni partecipate
le azioni continuamente controllate
come tutte le idee di progresso cieco
il cui fine ultimo era ritenuto indiscutibile
da una minoranza auto - elettasi nel giusto
si trattava dell'affermarsi di una pericolosa 
deriva totalitaria
che di nuovo nella storia
post novecentesca
non può avere nulla

18.3.13

a sepponta

c'era neve nella piana del dragone
il tempo è passato inesorabilmente
e ci restano appiccicati solo i nomi
di battesimo
i nomi della sepponta
a saldare i fili con un passato
che non tornerà più uguale
rapido a disfarsi
come questa neve di marzo

14.3.13

accezioni diverse

una finestra su un abbraccio
che termina in una prigione
un uomo di bianco vestito
che benedice per una passione:
l'unico interesse è l'amore per il prossimo
se non sempre riesce,
è perché il prossimo
ci rende dimentichi del prima

13.3.13

mai fratelli

all'estero, da turisti di un giorno,
ci troviamo così bene, 
tutto ci sembra meraviglioso
perché ci piace guardare
le cose che funzionano
così come guardare
le cose che no
e parlare
...
è quando c'è da intervenire
che cominciano le lacerazioni

10.3.13

la nemesi di santa lucia

l'uomo che fu capace di sottrarre
 gli occhi agli italiani
alle fine diventò cieco

8.3.13

madonna di costantinopoli

ogni santo giorno che viene l'alba,
tra le lamiere delle nostre vite di (rin)corsa,
in un buco affacciato su treni che sferragliano,
su binari morti e banchine movimentate,
su condomini venuti su della più varia speculazione
ché difficilmente poi ci si mette d'accordo 
sui lavori di manutenzione ordinaria
qui dove cadevano a grappoli bombe delle forze alleate
e ne rimangono resti evidenti:
la piscina costruita nel cratere,
la musica americana che viene trasmessa
per accompagnare le lezioni di acquagym
qui, nel rumore assordante di una città caos
ogni santo giorno che viene l'alba
un gallo canta perché rivede la luce