26.6.10

bassa valle del sabato

chi va da solo
va veloce
chi va insieme
lontano

20.6.10

all blacks

t'accorgi di quanto il sentimento nazionale sia caduto in basso quando, distolto lo sguardo dallo schermo della partita dell'italia, noti che le facce sul divano sono le stesse di quelle di una sala d'aspetto di un dentista che non rispetta le prenotazioni.

18.6.10

josé de sousa saramago (1922 - 2010)

statua di adamastor, lisbona
sul nyt

16.6.10

un discorso vecchio

a sbrindellati come noi leggono negli occhi una presunta superiorità intellettuale che è solo nostalgia di un tempo andato in cui si poteva affondare nello specialismo e viverne dignitosamente. qui, invece, tocca barcamenarsi in uno spazio pieno di musiche arabe e cibi esotici, colori sgargianti e vestiti vintage, che a volte ne segue un gran mal di testa. tanto che la conversazione con l’interlocutore aggiornato, per niente a disagio con i ritmi della modernità, s’incaglia, perché egli infierisce, voce monocorde, con una mitragliata di citazioni ipertestuali, dalle fiction americane ai personaggi minori di romanzi che non avrai mai il tempo di leggere ma per cui sono disponibili infelici trasposizioni su pellicola. i commentatori più occhiuti rimproverano alla sinistra un odioso senso di alterità nei confronti della modernità, per non dire il disgusto per le stupefacenti forme che essa assume nella quotidianità italiana. tuttavia, non si tratta soltanto di conservatorismo, di una inconcepibile attrazione per il passato che non ritorna, benché sia innegabile che certi processi siano sfilati di mano. piuttosto è l’indecisione di chi prova ad aggiornarsi alle nuove tecnologie restando ancorato ai vecchi valori quando probabilmente si tratterebbe di disidratare i valori per come è cambiato l’uomo. ovviamente, questa è una conclusione cui molti sono pervenuti e tuttavia molti se ne oppongono perché troppo scomoda da affrontare. cos’è la libertà senza spazio pubblico? l’uguaglianza se ognuno si sente unico? la solidarietà se ci si rinchiude in un gruppo di pari?

non è per qualcosa

attenzione:
ti stanno diffamando!

13.6.10

non è un paese per single

l'uomo della strada
prima di tutto
chiede ragioni
sul perché
non t'accompagni più
al/lla tuo/a compagno/a di sempre
e neanche ascolta la risposta
appunta il suo sguardo feroce
sul/lla tuo/a compagno/a di una sera
e a niente valgono le tue blande rassicurazioni
già ha girato il suo faro
a scandagliare
nuovi, possibili legami umani
che possono sconvolgere le inscalfibili reti
della micro-società

12.6.10

aprire il fuoco

d'improvviso
le reti mediaset listate a lutto
annunceranno la morte di berlusconi
si sentiranno urla di festa
in strada
i clacson
i primi scontri
la polizia
sangue
finalmente
rivoluzione

10.6.10

fabbricando case

il nostro corpo non è chiuso da tre mari e le alpi
ma il male che sentiamo è di confine
tra un pezzo di cuore
e gli altri

9.6.10

sempre la stessa solfa

il responsabile del procedimento, con gli occhi smarriti, cerca appigli per dividere con il prossimo parte della sua pur esigua responsabilità. d’altra parte, da questo palazzo vetrato del centro, non si scorge l’utenza né aleggia lo spirito di servizio. la manovra finanziaria, un anno si prepara a luglio, l’anno dopo a dicembre, ed è un accanimento a decifrare le oscure ragioni dei tagli ad un bilancio preventivo e pochi che si chiedono come siano stati spesi i soldi dell’anno prima. ci può essere o meno qualità nell’amministrazione ma di sicuro è quasi sempre uno sperpero l’autoamministrazione. e si finisce per rilanciare ipotesi strampalate di una rinascita civile che poggi sulla qualità dell’amministrazione, condivisa da un nugolo di quattro gatti, derisi dai più che trovano improbabile proporre innovazione a panicuocolo. ignorando che panicuocolo sta all'italia come villaricca al belpaese.