27.12.12

2012: bilanci


via rapolla

dopotutto era meglio fissare una tendina bianco e verde attorno al cuore, coprendolo alla vista, come i silos di arredo urbano di corso vittorio emanuele. in maniera da far risaltare meno tante cose tra cui la circostanza che io e te non esistesse più. la lirica non ha mai abitato questa terra, un tempo ricca di selvaggina, l'epica si limita alla considerazione secondo cui i lupi, fieri abitanti della stessa, quella selvaggina la cacciavano. immedesimandoci in essi, lupi addomesticati li portiamo al guinzaglio al corso vittorio emanuele. zigzagando tra i silos d'estate, parandosi sotto in pieno inverno che a volte cadono dal cielo fiocchi di neve grande come pugni. bevendo per il solo gusto di perdersi nella sbornia così che gli spazi vengono coperti da sguardi parecchio ciechi nel breve, diciamo astigmatici. avevamo ignorato così tanti sintomi di chiusura nei rapporti che aprirsi un poco, confidare ad alta voce un episodio lontanamente intimo, sembrava quasi umano. un'illusione di epifania. riempiamo i nostri discorsi di tormentoni figli di tormenti evidenti. non diventeremo mai comici di zelig, anche se emigriamo a milano. lavorando nei mestieri creativi che solo una metropoli come milano può offrire. sebbene sia meglio oltralpe. supponiamo nuove teorie politiche che non potranno mai trasformarsi in pratiche perché ripudiamo i machiavellismi nella terra di machiavelli, anche se emigriamo a roma. lavorando nelle amministrazioni pubbliche che solo una capitale come roma può permettersi. sebbene vuoi mettere l'america...

tempi moderni

siamo vittime di un'accelerazione improvvisa della storia. mio nonno ha combattuto per avere della terra che potesse sfamare la famiglia. l'ha ottenuta, ne ha cavato frutto ma la famiglia poi ne è esplosa. mio padre ha combattuto per avere un'istruzione che lo liberasse dall'ignoranza. ha conseguito in una città lontana il titolo che l'attesta, ha riempito la casa di libri, idee ma di fronte all'accesso illimitato alla conoscenza ne è rimasto ammutolito. la nostra generazione sta combattendo per mantenere lo stesso livello di benessere dei propri genitori, per salvaguardare il concetto stesso di futuro. ce la faremo solo se saremo in grado di domare, come chi ci ha preceduti, le forze della modernità.

25.12.12

fate presta

auguro a tutti i carcerati una presta libertà 
e a tutti i malati una presta guarigione

23.12.12

frecciarossa

non aveva mai accarezzato nessuna
come faceva adesso, con dolcezza
con il suo nuovo smartphone

14.12.12

un posto nei pressi dell'ego

otto anni fa nasceva questo blog
che ha avuto tante vite
ma alla fine una soltanto
la mia

13.12.12

mosca

populismo è fingere di credere che
classe dirigente e gente comune
abbiano lo stesso potere,
la stessa capacità
di cambiare l'ordine delle cose

9.12.12

quirinale

coalizione a ripetere