30.6.06

non mi dopo né prima né dopo

tour de france senza basso, ullrich, mancebo, sevilla, beloki... quasi, quasi ci provo!

29.6.06

arretrati

ho così tanti libri da leggere che mi fanno da comodino

28.6.06

dalla parte di pessotto

senza di te non scrivo più
guardo le nuvole da quaggiù
son forte altroché
la sorte è con me
marte dov'è?
non-sense
dissenso
non-sense
consenso?
ci son calciatori depressi
ci son dirigenti corrotti
ci son assessori dimessi
ci son salumieri dotti
copio a spasso
mi copiano (non) spesso
un dare avere gradevole
un dai e via (a 'fanculo)
non-sense
parecchio
non-sense
sparecchio
senza di te non vivo più
le nuvole mi guardano da lassù
son fragile comm'a cche
la morte pure c'è
l'arte dov'è?

26.6.06

"gli italiani fanno schifo"

vorrei che si fosse votato no anche al progetto di bocciatura ai miei prossimi (due) esami!

24.6.06

note di un elettore qualunque

oltre un mese sordo agli schiamazzi della politica
un disinteresse ostentato
a smaltire l'amaro per la vittoria risicata
e l'incredulità
per la conferma di un paese ancora uguale a se stesso
allora nemmeno sgomento
per caterva di sottosegretari
buchi di bilancio da riempire con la fantasia
veti sul ritiro truppe dall'iraq, dall'afghanistan, da viale italia, angolo via perrottelli
ma domani
voterò no
perché è inutile riformare le carte prima delle teste
voterò no
perché ai quattro saggi di lorenzago, provincia di belluno
non affiderei nemmeno la stesura del regolamento condominiale
voterò no
perché il premierato forte mi spaventa
oltre a temere per la vecchia, rassicurante dizione
presidente del consiglio dei ministri
uguale fra uguali
voterò no
perché son gli stati divisi che si trasformano in federali
mica il contrario
(la riforma del centro-sinistra del 2001 era ugualmente pessima)
voterò no
perché l'unico tema d'interesse da disciplinare
il federalismo fiscale
è stato gioiosamente tralasciato
ah, per finire
tutti d'accordo sulla riduzione del numero dei parlamentari
tagliamo i costi della politica, le auto blu e i sorpassi irregolari
ma perché non sono preferibili
le assemblee statosferiche?
migliaia e migliaia di cittadini a parteciparvi
altro che blog o lettere ai quotidiani per lamentarsi
ore ed ore a dibattere soluzioni
e, naturalmente, nessuna retribuzione
che si guadagnerebbe in passione, coesione sociale, solidarietà

21.6.06

...

dopodiché arriva un momento in cui non hai più niente da scrivere...

20.6.06

decadenza

il re è in prigione, moggi è senza telefono e pure maurizio costanzo non se la passa tanto bene!

via gluck

un tempo qui era tutta campagna e pascevano pecore grosse così

19.6.06

nuova linfa

studio (solo) per non lasciare il futuro al prossimo

14.6.06

aula studio

sottolinei, appunti a margine, colleghi pagine e ammicchi a colleghi, spilucchi patatine, poi pensi a domani, grattatina ai capelli, un colpo di calcolatrice, mastichi matite, mentre il libro scolora sotto i tuoi occhi. di spalle sei fantastica... tocca riprendere: "... quanto minore è la quota di vendite di un'impresa in un'industria, tanto maggiore risulterà la divergenza tra i suoi guadagni privati e l'effetto di distruzione di ricavo derivante dall'espansione dell'output (?)"

12.6.06

micsed bai enri

la radiosveglia di stamattina era sintonizzata su radio antenna rossa. mai avrei creduto potessi provare nostalgia della musica liscio di radio magic due!!!

6.6.06

dimistichezza strategica

non ci si arrampica mai tanto in alto come quando non si sa dove si sta andando

4.6.06

regressione all'infinito

pedalo di prima mattina
le strade di roma deserte
come avellino
imparo a frenare che ci son secoli di inattività
le campane suonano ma mica tanto
la vita intorno si dipana
amena
amen


la forma canzone non mi sta
la poesia nemmeno a dirsi
solo m'aggrada tenere (in forma) il centro
mentre il contenuto va dove vuole lui


ci sono problemi nello sfogatoio
carica introspezione esaurita
resta
inarcare sopracciglia
scrollare spalle
giocare colle biglie


il blogger dismette i panni
il blogger trascura i blog amici
il blogger tralascia i commenti
il blogger non sa cosa più cosa significhi esser blogger
il blogger, di conseguenza, si decide a scrivere ogni cosa
e spazzare la spessa coltre di neve
scesa su inadeepsleep


universitaria:
tesi doppia tesi paresi
o meglio
la mia tesi è che non ci sarebbe dovuta essere una seconda tesi
siam riformati
siam regrediti


mi contraddico
ma è per il mio bene
(magari pure il vostro)
e gioco a vaneggiare
solo per liberare l'archivio del mio cellulare
su cui appunto cose
su cui metto il punto.

3.6.06

come cambiare il mondo in cinque minuti

metto piede in strada e un trentenne allampanato, sguardo acquoso, andatura claudicante, attraversa sventolando un tricolore giallorosso, s'avvicina sospetto al macellaio indaffarato e gli chiede qual è il modo più sicuro per appendere la sua bandiera alla finestra, perché a lui, precisa, piacciono quei colori, agli altri chissà. più avanti una mastodontica donnona in tuta rosa accompagna un minuscolo cane ai suoi bisogni. non ha la paletta e si nasconde la faccia. dietro ad una lambretta celeste, spunta un fioraio salmodiante in napoletano, che persuade all'acquisto due vecchine ben assortite, tipiche del quartiere, ed ha gioco facile. Edicola, (è diventato un'impresa farsi spazio in una qualsiasi edicola, tra libri di quarta serie, enciclopedie, dvd e codici da perdi), la repubblica, un euro e venti, graziearrivederci, buona giornata. esco e il fioraio, ora solitario, mi riconosce come possibile preda e prova colla tipica adulazione del venditore ambulante campano, bello?!?, bello ?!?, mi volto dopo dieci metri di sicurezza, e lui, tempismo perfetto, hai una mamma per i fiori???, e io sconsolato, sommesso, il più triste dei no; magari avrà pensato che sia orfano, invece è che non ho una mamma per i fiori. la donnona confetto rosa è di ritorno e sussura amorevole al suo cane, hai visto chi c'è???, indicando qualcuno alle mie spalle. avrei potuto regalarli a lei, i fiori, e distoglierla un minuto dalle sue ansie, dal suo stupido cane e finalmente innescare una mega reazione a catena che avrebbe concluso guerre e dissolto odii, ma non me la son sentita: sono responsabilità troppo grosse.

1.6.06

compratutto

il fenomeno delle asimmetrie informative si pone non perché alcuni dispongono di più informazioni (permanentemente) ma perché solo alcuni, nei momenti decisivi, possono permettersele.