30.5.06

john maynardo è ferito dal gruppo

due mesi gettati per un gruppo di mentecatti, la peggio gioventù fra di noi, narcisi incalliti, mestatori sussiegosi, free riders per necessità, avidi di lucro che il profitto al confronto è cosa buona e giusta, affamati di cicalecci, ripetitori di pettegolezzi meschini, sudditi leali di un sistema le cui regole vi sfuggono allegramente, in voi rimbombano i miei peggiori difetti. perché possa salvarmi, non posso esimermi dall'odiarvi. almeno fino a domani.

27.5.06

critical mass

per capire cosa dice una persona
sono necessari otto secondi
giusto il tempo di accordarsi alla sua voce
le incomprensioni che seguono non sono più giustificabili
dove sei tu ci sono anch'io
dove sei tu ci sono anch'io
la gente sana scopa
la gente disturbata sciupa
la gente come me scema
(rara a incontrarsi)
ma
dove sei tu ci sono anch'io
dove sei tu ci sono anch'io
assumo vita a piccole dosi
prima, dopo, durante i pasti
impartisco lezioni di vita coi piccoli gesti
prima, dopo, durante i guasti
dove sei tu ci sono anch'io
dove sei tu ci sono anch'io
la gente invidiosa schiuma
la gente ambiziosa è chiusa in uno schema
la gente come me sotto scacco
oh perbacco!
basta che m'innamoro di te e ne son fuori
dove sei tu ci sono anch'io
dove sei tu ci sono anch'io

24.5.06

slancio per il rush (semi)finale

quando il gioco si fa duro, i puri cominciano a mollare!

19.5.06

oblitera il biglietto!

deploratemi pure. beccato senza biglietto sul bus. multato. senza rimbrotti. e tra l'altro, avendo violato ampliamente pure le regole elementari dello scroccone. frastornato da un risveglio troppo brusco, perso, neil young in cuffia, sono salito tutto sparato sul mezzo. senza accorgermi che era insolitamente vuoto data l'ora. senza accorgermi della presenza di quattro visibilissimi controllori. sentitomi attorniato, ho subito estratto la tessera d'identità, senza opporre resistenza né scuse. immediatamente ho pagato la sanzione. il controllore, ringalluzzito, mi ha assolto benedicente. che è vero, non faccio (quasi) mai il biglietto. sulla base di una teoria bistrattata che vuole i trasporti pubblici totalmente gratuiti. unico bene pubblico da somministrare a volontà, anche nell'inefficienza. odio il traffico. però conservo uno spirito legalitario, so di infrangere una regola e sconto la pena consapevole, mica afflitto. almeno consciamente. perché incosciamente subisco l'influenza di un'educazione cattolica (alla buona). così, per riparare, sono tornato a casa attraversando roma per chilometri, muso all'insù, ancora neil young in cuffia.

15.5.06

non siamo in grado di comprare nemmeno i giocatori... figurarsi le partite!

mi sono innamorato del calcio presto perché fin da piccolo mi portavano allo stadio e devo dire che la cosa mi piaceva, gran frastuono e colori tutt'intorno, fino a che cominciava la partita, noiosa, proprio allora io m'appisolavo. poco dopo, mi scossero le incornate di ennio bonaldi, l'esultanza sotto lo spicchio destro della curva nord. e, risvegliatomi, non ci fu più tregua. le sventagliate di francesco nocera. le incursioni di giuseppe castiglione. le discese sulla fascia di de filippis, il terzino tutto matto, le geometrie mani-sui-fianchi-e-passo-felpato di giuseppe anaclerio. e di lunedì, a scuola, sostenevo con tenacia la tesi del "tifo-solo-avellino-in-serie-a-per-nessuno", che lasciava sgomenti i bimbetti di passaggio, juventini, milanisti, interisti, romanisti o fans del piacenza calcio. le loro discussioni sul "chi è più forte di chi" mi lasciavano totalmente indifferente. spezzavo una lancia solo per decantare le cavalcate di george weah e le punizioni a giro di gianfranco zola. e nel frattempo gli album panini. i campionati solitari simil-subbuteo. le infinite partitelle due contro due. l'avellino che s'ambienta fin troppo bene in C1, e una volta in B, retrocede prima di iniziare. girandola di presidenti epici (antonio sibilia), sedicenti compratori (omar scafuro!) e truffatori (tutti gli altri). ultras deficienti che s'autonominano unico orgoglio della città, gran bella città tra l'altro, i miei complimenti, e mill'altre storture che strapazzano il giocattolo. ma poco importa, se mi parlate di moggi, vi rispondo raccontandovi quell'incornata vincente di ennio bonaldi e del fragore che seguì: lupi, lupi, lupi, u-i, u-i u-i, u-i u-i...

10.5.06

↓ CIAMPI - ↑ NAPOLITANO

Non portarmi via il nome (riadattata) - S.Bersani


sono nato proprio qui
padre socialista di atripalda
mia madre un mezzo soldato
confondevo il piccolo principe
con un fumetto d’epoca
o con una stella del calcio

quindi figlio (mezzo) unico
giocavo a palla a muro (o squash)
e qualche volta baravo.
avevo anche una mania:
provavo a sentirmi sempre libero
e a diventare più schietto

a chiedermi, quando avrò il nome sul citofono?
e quando ti porterò, colla macchina, al terminio?
pensa che felicità!

ma con gli anni è facile
complicarsi abbastanza dentro
se non tieni a conto il passato.
per seguire un’utopia
non avere nessun elastico
che ti porta all’indietro

chi sono io?
fermo qui che aspetto il verde del semaforo
ma suonano,
chi sarà?
sul citofono c’è un omonimo
che non m’assomiglierà

e non portarmi via il nome
il nome, no
perché qualcuno lo vuole

ci sono io
testa in giù
appeso al filo del telefono
ma suonano,
chi sarà?
sul citofono c’è un omonimo
che non mi assomiglierà

sul citofono c’è un omonimo
ma non mi assomiglierà!

non portarmi via il nome
il nome, no
che qualcuno lo vuole
non te lo do

non portarmi via il nome
il nome, no
che qualcuno lo vuole
non te lo do

barcamenandomi

ci giro intorno ma prima o poi torno!

2.5.06

buon compleanno

un cane alla finestra discute del più e del meno colla padrona a via emanuele filiberto. poco dietro si spengono le luci del concerto. pieno di gente. che bivacca, fumo e birra. energia positiva o fraintendimento? in ogni caso moltiplicato per un milione. in ogni caso, non puoi sbucare dal nulla mentre canto a squarciagola nuotando nell'aria e così vanificarla. mica la dedicavo a te. piuttosto all'altra lei che proprio oggi si fa più vecchia. stai attenta a te!