12.12.09
4.12.09
cosa è circo mediatico e cosa no(stra)
Pubblicato da maynardo alle 17:43 2 (con)tributi
30.11.09
noi non ce ne andremo
Pubblicato da maynardo alle 12:50 0 (con)tributi
29.11.09
muji life
Pubblicato da maynardo alle 19:11 0 (con)tributi
27.11.09
pancia a terra
Pubblicato da maynardo alle 12:21 0 (con)tributi
26.11.09
25.11.09
buffet
Pubblicato da maynardo alle 14:06 0 (con)tributi
24.11.09
18.11.09
16.11.09
via del governo vecchio
Pubblicato da maynardo alle 19:15 0 (con)tributi
13.11.09
le ragioni del territorio
Pubblicato da maynardo alle 11:47 0 (con)tributi
11.11.09
villa borghese postprandiale
Pubblicato da maynardo alle 15:40 0 (con)tributi
9.11.09
grigio fuori chicago
Pubblicato da maynardo alle 15:31 0 (con)tributi
5.11.09
il crollo dei super bonus aziendali
Pubblicato da maynardo alle 17:09 0 (con)tributi
29.10.09
mammavellino
Pubblicato da maynardo alle 15:50 0 (con)tributi
20.10.09
sociologia spicciola
Pubblicato da maynardo alle 16:30 0 (con)tributi
13.10.09
le ragioni dell'intestino
di continuo ghermiti dai marosi della menzogna più spudorata, temiamo di perdere definitivamente il senno, la capacità di riconoscere il giusto dal cattivo, il gusto di ragionare nel paese che perciò è già dittatura. scomodi in situazioni che nella normalità non avrebbero dovuto essere, in discorsi che non ci sarebbero stati, in incontri che non sarebbero avvenuti. con un disfattismo che colora solo i nostri scritti, tra l’altro rarefatti come i pensieri, perché in pubblico ostentiamo disimpegno, perché il pubblico non è sempre adatto e quando lo è magari distratto da certi recenti e penosi contorcimenti dell’io. soffriamo poi perché siamo consapevoli che lo strazio di questi mesi non produce rivoluzioni perché alcune sofferenze sono soltanto esteriori.
p.s. è probabile che il tono dei miei post non cambi fino al giorno della caduta del regime di B.
Pubblicato da maynardo alle 11:09 0 (con)tributi
28.9.09
rue de rivoli
siamo un rivolo ininterrotto di sudore ma dentro secchi come certi deserti, in attesa di qualsiasi bus che ci conduca un pezzo di strada più in là, nello spazio pubblico che nessuno condivide, da cui nessuno s’aspetta frutto. siamo ripetitivi come gli aneddoti di pippo baudo, sociopatici in lenta riabilitazione, curati e curatori, smarrite storie e connessioni, morali della favola e pronte soluzioni. oppressi dall’inverno civile che non è una stagione, ma un quarto di secolo, il nostro, dapprincipio fino ad oggi, ad eccezione di alcune puntate di big. cui resistiamo serrandoci e così serrando ogni alternativa di resistenza. egolatri senza maestri. schiavi dell’epoca senza i mezzi adeguati per esserci, figuriamoci i fini. siamo in un cul de sac e la scrittura e i pensieri battono sempre sullo stesso argomento, non troviamo fuga, rimane la foga.
Pubblicato da maynardo alle 18:07 0 (con)tributi
23.9.09
il dovuto
Pubblicato da maynardo alle 21:42 0 (con)tributi
20.9.09
sguardo periferico
Pubblicato da maynardo alle 13:10 0 (con)tributi
19.7.09
16.7.09
il picco della produzione
Pubblicato da maynardo alle 22:18 0 (con)tributi
15.7.09
la cometa sul forte
Pubblicato da maynardo alle 23:53 0 (con)tributi
14.7.09
dar es salaam
Pubblicato da maynardo alle 23:13 1 (con)tributi
9.7.09
rationality isn’t enough
Robert Strange McNamara (June 9, 1916 – July 6, 2009): qui, qui & qui
Pubblicato da maynardo alle 12:20 0 (con)tributi
7.7.09
l'osso e la colpa
scarno, dall’osso dell’appennino da cui discendono le mie genti, strappate a brandelli, alcuni brandelli ancora attaccati, manca il gusto a sorprendermi né mi sorprende troppo il gusto altrui, arrivo a capire che è una questione di culture, sfumature, ma è la mia che mi sfugge, non si lascia narrare, perché ciò che in essa si trasmette sono i silenzi, impenetrabili, non in tutto simili. mi pare d’intuire che in alcuni, quelli ispirati, ricerchiamo la pace con la terra che attraverso gli uomini non ci riesce di scovare, momenti densi in cui sentiamo come un’intesa intima con il paesaggio attorno, che infatti mai smettiamo di scrutare, perché lo troviamo ogni volta diverso da come lo ricordavamo mentre spesso ci annoiano i volti delle persone perché li troviamo uguali a mille altri, nei tic, negli zigomi, nell’ovale, somiglianze che i vicini stentano ad ammettere. così fatichiamo ad accomodarci nel mondo per come è diventato, fluido, rapido, pavido. che spalanca infinite opportunità di incontro cui presentare ruoli contraddittori. la diagnosi della nostra malattia, della nostra generazione di passaggio, è sintetizzabile nell’illusione di poter cambiare il mondo, vorticosamente assieme ad esso, senza essere disposti a concedergli neanche un millimetro.
Pubblicato da maynardo alle 18:45 0 (con)tributi
29.6.09
goffi spunti goffmaniani
Pubblicato da maynardo alle 20:56 0 (con)tributi
17.6.09
quintiliani
Pubblicato da maynardo alle 21:40 0 (con)tributi
14.6.09
la questione umorale
anzitutto la conta dei voti. al comune di avellino, settecentododici (712) candidati sugli ottocento (800) totali hanno raccolto alle amministrative di sabato e domenica scorsi, meno di cento preferenze, il gruzzolo di voti minimo per aspirare ad un posto da consigliere. ben quattrocentotrentratre (433) candidati hanno raccolto meno di quindici (15) preferenze, il consenso che si può metter insieme grazie ad un nucleo familiare numeroso ed una schiera minima di amici. gli ottantotto (88) candidati che hanno superato le cento (100) preferenze hanno complessivamente ottenuto ventimilanovecentosettanta (20.970) preferenze, i restanti settecentododici (712) solo dodicimilacinquecentosessantatre (12.463). la sconsiderata polverizzazione del voto, d’altra parte determinata dalle scelte delle forze politiche in sede di presentazione delle liste, ha punito particolarmente gli schieramenti del sindaco galasso e del centro sinistra alternativo di gengaro. premia l’azzardo di festa e la corsa solitaria di micera. l’accozzaglia di nomi e di anime diverse di cui si compone il centro destra cittadino guadagna una percentuale rilevante, soprattutto grazie a buoni risultati personali. non allo stesso modo si può dire del risultato conseguito dal candidato a sindaco, preziosi, probabilmente per la distanza con cui lo percepisce l’elettorato. ad ogni modo, il quadro che ne vien fuori è desolante. abbandonato ogni proposito di rinnovamento, non solo negli uomini ma pure nelle idee, le forze politiche cittadine si contorcono pietosamente su scelte passate scellerate, su rancori personali inestinguibili, su battaglie di potere (bassoliniani vs tutti ???, i bassoliniani, ripeto!) antidiluviane che fanno presagire future sventure, qualunque sia l’esito del ballottaggio. in aggiunta, abbiamo ora la controprova che le divisioni dell’elettorato sono il sintomo di una immaturità politica tale da rendere impraticabile ogni tentativo di change, anche solo delle coscienze. di questo passo avellino duemilaventi (2.020) non verrà prima di avellino duemilaquaranta (2.040)
Pubblicato da maynardo alle 15:10 0 (con)tributi
31.5.09
sputtanati e puttanieri
Pubblicato da maynardo alle 12:18 0 (con)tributi
24.5.09
invocazioni
giornalista blogger
Pubblicato da maynardo alle 21:47 1 (con)tributi
19.5.09
why dino preziosi is unfit to lead avellino
tuttavia, quasi la metà del prodotto interno lordo italiano è targato pubblica amministrazione. non solo amministrazioni centrali e locali ma anche aziende da queste direttamente controllate (le ex municipalizzate, per esempio) che, nello specifico, lavorano adoperando tecniche gestionali del tutto similari a quelle in uso presso le aziende private. tuttavia anche le aziende pubbliche italiane non brillano affatto per l’efficienza e per la qualità dei servizi garantiti all’utenza. in questo caso, invece che dalle banche, dipendono eccessivamente dalla politica, poco invece dalle politiche pubbliche delle quali dovrebbero farsi strumento. in maniera speculare a quanto accade nel “capitalismo all’italiana”, i benefici politici del controllo superano i potenziali vantaggi della crescita delle aziende pubbliche: ne risente la loro capacità di aprirsi alla concorrenza. in base alle regole dello spoils system, il top management delle aziende pubbliche è nominato direttamente dall'ente pubblico che ne detiene il controllo: in sostanza, è espressione delle forze politiche che appoggiano l'esecutivo. se non sono sbalzati fuori da avverse contingenze elettorali, i manager pubblici ne guadagnano in prestigio, visibilità, potere. possono giungere a candidarsi per le forze politiche cui, d’altra parte, legittimamente appartengono, senza però prima dimettersi dall’incarico. si assiste, dunque, all’esorbitare, nello spazio pubblico, di una saldatura di potere a scapito, più direttamente, dell'efficiente gestione di pubblici servizi, in definitiva, della qualità della democrazia.
Pubblicato da maynardo alle 18:15 4 (con)tributi
17.5.09
uomo marginale
The marginal man...is one whom fate has condemned to live in two societies and in two, not merely different but antagonistic cultures....his mind is the crucible in which two different and refractory cultures may be said to melt and, either wholly or in part, fuse.
Robert E. Park
al connazionale in visita in capitali europee piace essere ritratto alla fermata dell’autobus, che in patria raramente gli capita di utilizzare, in mezzo ad un gruppo etnicamente composito, donne in chador colorati, rubizzi uomini bianchi in panama bianco e compagnia bella. forse riconosce, a pelle, i segni solo esteriori di una politica di integrazione che in patria è duro individuare e che comunque non è interessato a documentare. al suo ritorno a casa accende stancamente la tivvù. ha un moto di raccapriccio al fluire delle solite notizie. spegne l’elettrodomestico a scatola quando il telegiornale comicia a trattare dei respingimenti al largo del mar di sicilia. lontano duecentocinquanta chilometri, in quel momento, sua nonna, ottantanovenne, paralitica, è imboccata da una donna di mezz’età: viene da kiev ed è senza regolare permesso di soggiorno.
più spesso, in patria, gli capita di incontrare, sulla passerella di cemento che conduce alla stazione, finto progressiste che indossano pantaloni alla zuava mentre da dietro la staccionata il circolo dei pensionati rilancia lamentosi stornelli in romanesco. da lontano sembrano il richiamo alla preghiera di un muezzin; da vicino, riconosce l’inconfondibile voce di lando fiorini. nulla di strambo al confronto della musica techno proveniente venerdì notte dal forte pietralata, ultradecennale sede della caserma dei brigadieri di sardegna, vanto del nostro esercito. la stessa caserma, alle otto di ogni mattina, invece, puntuale, rimanda l’inno di goffredo mameli, giovane patriota morto per difendere la repubblica romana del 1849, eroe del nostro risorgimento. il busto suo e di altri uomini valorosi, in fila sul granicolo, all’ombra della gigantesca statua di garibaldi, è consumato dal tempo e da sporadici scalpellini. al momento, non sono previsti restauri.
il parcheggio al parchetto feronia non si farà. i diversi comitati di quartiere, riunitisi in un supercomitato, si mobilitano affinché lo spazio verde, circa 75 ettari, non sia sacrificato sul braciere della speculazione. ogni due giorni, alcuni volontari, che stazionano stabilmente all’ingresso del parco, tagliano l’erba spelacchiata. azioni ulteriori di guerrilla gardening non sono in programma e, a prima vista, l’area appare piuttosto dimessa. tutti i pali della luce di via dei durantini sono tappezzati di comunicati che convocano riunioni di emergenza e di trafiletti dell’edizione romana di la repubblica che riportano i propositi guerreschi dei promotori. forte critica viene espressa contro uno dei comitati, dissenziente, che appoggerebbe gli interessi dei costruttori, ovvero l’esecuzione del piano regolatore generale. di fatto, il resto del quartiere è un ammasso informe di palazzine, villette, rimesse d'auto, e pompe di benzina con una densità pari al texas, nel tempo è stato edificato favorendo lo stesso tipo di interessi speculativi. al tempo i comitati ancora non esistevano. i litigi erano, in ogni caso, frequenti.
Pubblicato da maynardo alle 13:10 0 (con)tributi
12.5.09
art. 3, comma 2 Cost.
Pubblicato da maynardo alle 16:37 0 (con)tributi
11.5.09
tutti i nomi
non vede non sente dimentica presto
aspettiamo giorni di sole calendari di primule e viole
viene bufera balorda primavera
ciò che ci pare profondo è increspatura
certifichiamo radice una fluorescenza in superficie
noto una qualcerta difficoltà difficoltà nel procedere
cronaca del 2009 - P.g.r.
i candidati alla carica di sindaco nei cinquantaquattro comuni chiamati alle urne, sono centoventisette, di cui solo nove sono donne, uno solo ha meno di trent’anni: si chiama palatucci francesco, ne ha ventidue e capeggia la lista di forza nuova a montella, l’unico comune in cui saranno sei i raggruppamenti a contendersi la carica più alta. il più vecchio è il settantunenne luigi mainolfi a rotondi. solo sei sono nati fuori regione, uno in provincia di sondrio, tre in svizzera, uno rispettivamente, in germania, in francia, in venezuela. uno di loro è il nipote ribelle di de mita. l’ultima sua sortita risale a decenni fa: è stata ampliamente vendicata pure pubblicamente: i panni sporchi si lavano in famiglia!
insieme per cambiare lista civica, partito comunista rifondazione, la civetta, patto per mirabella, il carro di mirabella, concreti liberi forti per grottaminarda città, grotta nel cuore, uniti e solidali per il progresso, uniti per bisaccia, civica arcobaleno, di pietro italia dei valori, vento di centro, comunisti italiani rifondazione, pd partito democratico, di pietro italia dei valori, comunisti italiani rifondazione, casini unione di centro, avellino futura, democratici per avellino, uniti per avellino, il popolo della libertà berlusconi per preziosi, uniti per avellino, giovani ambiente territorio uniti per cambiare, riscopriamo avellino, ariano in movimento sinistra democratica, partito democratico, mpa movimento per le autonomie campania, partito socialista, liberi e forti per l’autonomia, insieme per ariano, il popolo delle libertà berlusconi, l’orologio autonomia e libertà, popolari per ariano, pensionati per l’irpinia, udeur popolari, centro sinistra alternativo gengaro sindaco, bilancia, uniti per montefusco, nuovo psi, insieme per savignano, savignano unita cambiare si può si deve, partito socialista, movimento di centro per avellino, il cambiamento per montecalvo la campania, unione popolare monte calvo, de gregorio italiani nel mondo, tempo di cambiare, l’aquilone, alleanza di centro pionati, la destra, insieme per santa lucia, pd partito democratico, allenza democratica, liberamente con frongillo, la sinistra che unisce, orizzonti nuovi, unione popolare nusco, unione di centro, il sole insieme per il domani, cambia salza, lo scarparo uniti per non dimenticare, montella avanguardista, alternativa riformista, il patto, centro destra per montella, montella libera, rondine sul tramonto – uniti per trevico, il campanile – uniti per trevico, il dialogo, per vallata, uniti per grottolella, il popolo per grottolella
ad avellino non s’è mai volato seriamente, gente piegata sulla terra, ad eccezione di umberto nobile, pionere dell’aeronautica italiana, il primo che provò l’attraversamento in dirigibile del polo nord, ne seguirono lunghe dispute e speciali di piero angela; ad eccezione del raduno annuale dei mongolfieristi nella piana di volturara irpina e di un tale fasulo luigi, emigrante in svizzera, che a bordo di un piccolo aereo da turismo si schiantò, poco dopo l’altra catastrofe di inizio secolo, contro il pirellone in milano, causando due morti, oltre la sua, e una settantina di feriti. chi da queste parti più prosaicamente rimase a terra, trovandosi un giorno a dover fronteggiare le ostiche regole della patronimica di aziende di pubblici servizi, con genio ribatezzò l’usurata azienda di trasporti regionale (la mitica G.R.T.I.), in autoservizi irpini (A.IR.). di certo, la scarsa qualità dei servizi garantiti all’utenza non consentiva svolazzi retorici. eppure, grossi investimenti nel rinnovo della flotta, commissionati alla irisbus di flumeri, l’aumento esponenziale dei flussi di traffico verso roma e napoli, dunque dei ricavi nelle tratte a maggior margine, e il ritorno di immagine derivante dalla sponsorizzazione della vincente scandone basket, hanno trasformato, agli occhi dei indigeni, uno dei tanti carrozzoni parapubblici, e nel caso specifico la dizione s’addice a pennello, in esempio di buona gestione ed il direttore generale, dino preziosi, in acclamato benefattore. ora, dino preziosi, senza che siano argomento di discussione le sue possibili dimissioni da una carica pubblica quanto l’altra cui si propone, è il capolista della lista civica, vento di centro, a favore del candidato sindaco, massimo preziosi, già eletto sindaco trentaquattro anni fa. ironia vuole che il vento spiri da destra a sinistra o viceversa, dall’alto in basso o viceversa, ma non s’è mai visto un vento che spinga quanto si oppone alla sua, non la discutiamo, incredibile forza, proprio al centro. è uno dei paradossi politici che ravviva il lento trascorrere del tempo in questa sperduta provincia dell’impero.
estratto: Preziosi sindaco D’Ercole Giovanni Battista Nicola Addivinola Alfonso Capossela Flaviano Chiocchi Giuseppe Ciarimboli Luigi Coppola Teodoro Cucciniello Toni D’Argenio Arianna De Benedetto Teresa Della Sala Luisa De Sio Antonio Ferri Claudia Govetosa D. Sabino Guarino Leandro Iandoli Modestino Maria Iannaccone Antonio Iannaccone Maurizio Loschiavo Antonio Lucadamo Romeo Marinella Antonio Meola Romualdo Montanile Carmine Mordente Alfonso Nazzaro Alessandro Passaro Massimo Petracca Claudio Petruzziello Antonio Picardi Angela Pierni Marino Rotondi Raffaella Sacco Fausto Sbrescia Vincenzo Scala Sebastiano Silvestri Adelchi Sorece Orazio Telaro Patrizia Tolino Ennio Valentino Emilio Zeccardo Luigi Ambrosone Gerardo Andreottola Vito Barbaro Anna Barbarisi Mario Bergamasco Gerardo Boccieri Stefano Cerullo Ernesto Cetta Raffaello Cinquarla Ivan Cipriani Raffaele Cucciniello Antonio De Cicco Elvira De Luca Resia
DelGiudiceAmato EspositoAntonio FasolinoGaetano FerraiuoloGiulio FuscoAntonio GrecoCarmine IannacconeLazzaro Iannaccone SergioImbimbo FaustoLandi AngeloMarino CarmineMelillo Carmine Oliviero DjanaPalatucci I.SaraPicariello VincenzoPiscitelli VincenzoPreziosi LuciaIrene RosielloAngelino Sarno AntonioScibelli MicheleScozzese ValeriaSperduto AnnaStingo AnnaTirri FeliceBiagioTomeo VittorioVarallo GiovanniZaccaria C.Augusto AmbrosoneEnza AcerraSonia BasagniCarlo BilottaGerardo BrunoMario CardilloCarmine ClementeDaniela CodellaRoberto CorradoEnea CuccinielloMariangela Del GrossoLello De VitoVittorioDiFranza RobertoDiGreziaFrancesco DiNardoBruno ErcolinoLuigi FilippuzziLuigi Fontana MassimilianoFreda PinoGenovese CarmineGiacobbe GerardoIandolo LucaIannarone NicolaIannuzzi Enrica Ieppariello AntoniellaLimone CiroLimpido Diego Marinella RobertinoMatarazzo Pasquale Melchionne RitaPalumbo MimmoPergola RenatoPericolo LinoPerillo Rosanna Petrosino RaffaeleReale Angelo RennaErminia RescignoEugenio SpinaAntonio TortorielloF. Saverio PreziosiDino AldorasiAngelina Barbarello MarioBilotta MarziaBoccia FrancescoCapone RitaCapossela AttilioCaso ErsiliaCastellano FrancescoCicalese
le belle liste di una volta si decidevano in sezioni nebbiose di partito, spesso locali affittati per l’occasione elettorale, poi subito dismessi, al di là dei risultati, per perenni difficoltà finanziarie, e accanto ai nomi e le età, era necessario indicare la professione. i liberali avevano sempre tra di loro un imprenditore, i repubblicani un professore di storia, il partito socialista, un artigiano, un operaio, un disoccupato. poiché erano categorie sociali non sempre considerate durante l’azione amministrativa del politico locale, poteva essere un problema rintracciare, nelle ultime ore, magari dopo dolorose rinunce, le figure che mancavano. dopo la caduta del muro e la rivoluzione arcorese, è venuta la società civile, e ai bui vicoli di garage, s’è preferito il contest televisivo, poi il sito internet, infine il twitter. oppure messaggi subliminali: appunto il bus air, in cui sono, per l’ennesima traversata, il cui passaggio è salutato dalla vedova col barboncino, da una matta alla finestra che sventola un cuscino. così i quotidiani pubblicano lenzuolate di nomi: ottocento per il comune, migliaia per le provinciali più le comunali. nessun commento se non che le liste outsider abbondano di giovani e di stimati professionisti come se soltanto questo fosse il risultato loro riservato. che quando il gioco si fa duro, non è tempo per i ragazzi, tanto meno per chi prova a filosofare. tanto più che tale privilegio è consentito solo al capo tribù. ad ogni modo, i più spulciano con attenzione gli elenchi e ritrovano con impercettibili increspature del volto, zii, cognati e vecchi rivali in amore. ben più impenetrabile e al contempo indiscutibile, il percorso mentale che li porterà ad esprimere la preferenza per ennio tolino o per un qualsiasi sabino imbimbo.
VirgilioCignarelliAmeliaColarussoValentinaConteRosaliaD’AliasiFeliceDeGuglielmoFabrizioDelGiudiceMarcoDellaPiaLucaDeVitoCarmineDiNennaGiovanniDiVitoGianclaudioFattorelloTanoFestaMaddalenaFestaModestinoFinelliFrancescoGiordanoCarmineIannacconeCiroIorioRolandoMaccarioRinoMarzullosergiMatetichStefanNoviaL.OresteNovielloRossanaPastenaGiulioPecoraroVincenzoPetruzzielloAngelinaSanseverinoUmbertoFianoAndreaSichinolfiMilkoTinoArmidaVitaleTommasoGengarosindacoPetrozzielloAntonioAbrateNicolaBuonavitaDarioCamerlangoEmilianoCaputoLuigiCarifanoMariaRosariaColuccinoAnnaCoppolaMartinoCrescitelliCarloD’ArgenioCostantinoD’EmilioFabrizioDeFeoBrunoDeFilippisRobertoDell’AnnoIvanDellaPiaKatiaFamosoAnnalisaFerraraAnielloFestaBettyFredaLuigiGalassoDomenicoGuarinoCarmineGuerrieroMarioImbimboFrancescoLalloCarloLerroDarioManzoEmanueleMarzanoMariaMatarazzoGabrieleMauroCostantinoPetrozzielloLuciaAnnaProcaccinoMicheleQuaresimaGiuseppeQuispeWenddyDyanaRosapaneAntoniaSalduttiVittorioSantorelliFrancescoSarubbiGiovanniSerinoCiroVassalloGenerosoVitaglianoCaterina.
Pubblicato da maynardo alle 11:59 1 (con)tributi
3.5.09
cronaca montana
Pubblicato da maynardo alle 00:48 0 (con)tributi
28.4.09
24.4.09
jurassic park
Pubblicato da maynardo alle 12:04 0 (con)tributi
23.4.09
diverbi in metrò
Pubblicato da maynardo alle 09:35 0 (con)tributi
20.4.09
i conservatori
mille possibilità si affacciano in un habitus già segnato, sotto un cielo opaco di una primavera mai sbocciata, dalla biro del grafomane stilla un groviglio di linee frenetiche, sbilanciate emotivamente sulla città degli apparati, nel senso che manca spazio per i single, per i timidi, dove non esistono programmi plausibili da proporre, non esistono istituzioni credibili nelle quali attuarli, responsabilità degli uomini di limitata volontà, non è un pessimismo di maniera, è la maniera con cui siamo stati generati, parti di una generazione destabilizzata da un’emigrazione, da una modernizzazione, da una deviazione antropologica mai governate, poco discusse, distratti dalle beghe di contorno, dalla calate strane, dalle utilitarie fiammanti sulle autostrade soleggiate, dagli esecutivi transitori, dalle correnti di partito, dai tuareg metropolitani, dai bassi napoletani, dalle architetture moderniste, da certe idee progressiste
Pubblicato da maynardo alle 12:41 0 (con)tributi
7.4.09
19:48
Pubblicato da maynardo alle 20:42 0 (con)tributi
keynes e dopo keynes
solo per dire che negli ultimi tempi, tempi di crisi nera, la risorgenza planetaria di ciò che è comunemente ritenuto il nucleo di pensiero dell’economista britannico, john maynardo keynes, cui dobbiamo non solo l’eteronimo ma anche la certezza di non aver, a suo tempo, fallito corso di studi, ci causa un fastidioso effetto spiazzamento, di misura non inferiore a quello causato agli investimenti privati dall’applicazione delle politiche fiscali del nostro, così come obiettato dai suoi facinorosi avversari teorici, i monetaristi. il che ci ha impedito di cannonare i liberomercatisti di ieri, d’un tratto convertitisi in statolatri, sulla via del licenziamento senza bonus. e lo impediva, per onestà di pensiero, la ricetta fornita per uscire dalla crisi che, ci pare, non può prescindere da un ripensamento complessivo degli equilibri monetari mondiali, col dollaro, e non un paniere di monete, valuta mondiale di riserva, con la banca nazionale cinese a finanziare il persistente deficit della bilancia dei pagamenti statunitense, e con esso gli eccessi economici, energetici, e poco estetici del loro status, ora prossimo alla liquidazione, di unica superpotenza planetaria. dopodiché, john maynardo keynes deve il suo fascino ad una serie di elementi oggettivi – la teoria generale è probabilmente l’opera più influente della storia del pensiero economico dopo la ricchezza delle nazioni di adam smith – e di contorno - bloomsburiano , omosessuale, collezionista d’opere d’arte e di manoscritti antichi, appassionato di balletti russi (e con una ballerina finì per sposarsi) – che però si intrecciano al ruolo pubblico da lui rivestito al ministero del tesoro britannico, durante e dopo la prima guerra mondiale – fino alla conferenza di pace di parigi – durante la seconda guerra mondiale – fino al culmine degli accordi di bretton woods, oggi largamente citati. comprese come il dominio dell’impero britannico fosse giunto al tramonto e pretese di costruire la nuova architettura dell’ordine mondiale. alla sua scomparsa, le sue idee furono prima annacquate, dunque clamorosamente snaturate. dopo sessanta anni, poco male. il nuovo salvatore del mondo non può essere keynes. non può non avere la stessa lunghezza di veduta di keynes.
Pubblicato da maynardo alle 14:18 0 (con)tributi
6.4.09
3:33
il nostro satellite è in orbita,
trasmette le melodie dell'immortale inno rivoluzionario
alla gloria di Kim Jong Il
radio Pyongyang
quando la terra si gratta
per acquietarla
piantiamo dei fiori
Pubblicato da maynardo alle 10:08 0 (con)tributi
31.3.09
occhi di pesce
Pubblicato da maynardo alle 23:58 0 (con)tributi
26.3.09
writing
david grossman, a che tempo che fa, puntata speciale su roberto saviano
Pubblicato da maynardo alle 00:24 0 (con)tributi
25.3.09
minutaglie
grande avellino
salvati da chi ti vuol salvare
Pubblicato da maynardo alle 18:15 0 (con)tributi
22.3.09
vecchie, stupide note
Pubblicato da maynardo alle 14:48 0 (con)tributi
18.3.09
attacchi virali
giuseppe galasso, sindaco di avellino, qui e qui
...e smettetela di litigare!!!
p.s. le primarie per il candidato alla Provincia e al Comune di Avellino della coalizione dei volenterosi (Pd + chi ci sta del ex centrosinistra) si terranno, forse, il 4 aprile
Pubblicato da maynardo alle 20:59 0 (con)tributi
17.3.09
randagismi
Pubblicato da maynardo alle 20:35 0 (con)tributi
12.3.09
11.3.09
plebisciti (con o senza primarie): 15 anni e più di storia irpina
di antonello velardi, da la repubblica del 2 febbraio 1994
le elezioni primarie, di coalizione (nel centrosinistra) o di partito (il pd) rischiano di rimanere solo un'ipotesi destinata ad accantonarsi definitivamente con il passare dei giorni, se non delle ore. il partito democratico sta valutando con concretezza la strada di designazione diretta dei candidati per il comune capoluogo e per la provincia di avellino. non s'esclude che, a stretto giro, arrivi una decisione definitiva in tal senso… insomma, le primarie - senza coalizione - finirebbero per risolversi in un «referendum interno» al partito democratico sui candidati, con il rischio di riaprire vecchie ferite dopo la ritrovata pace. un referendum sugli uscenti, giuseppe galasso e alberta de simone. la dirigenza di via tagliamento vuole ripartire dalla loro esperienza, anche se non mancano malumori. e, infatti, già circolano i nomi di possibili altri candidati come loro avversari. entrambi esponenti di spicco del pd. si parla di donato pennetta, assessore a piazza del popolo, e di gerardo adiglietti, vicesegretario provinciale. il primo sfiderebbe galasso, il secondo la de simone. confronti che si risolverebbero senza dubbio in una faida interna, in un partito già in difficoltà dopo le recenti batoste elettorali e l’addio di veltroni. e c’è da considerare che, con il passare dei giorni, diventa sempre più difficile l’organizzazione efficiente di un test come le primarie che deve garantire imparzialità. insomma, l’esito della conferenza programmatica rappresenterà, nel bene o nel male, un bivio per il partito democratico al fine di chiudere la partita delle alleanze. nel corso della due giorni di dibattito gli appelli all'unità sono stati numerosi: dagli esponenti istituzionali, ai sindacati, ai rappresentanti politici. a cominciare dal senatore enzo de luca.
di gianluca galasso, da il mattino dell'11 marzo 2009
Pubblicato da maynardo alle 16:38 0 (con)tributi
gli autisti di metro e bus hanno in mano la nazione
i passanti che rincorrono per un centinaio di metri l’autobus che li ha superati e riescono a raggiungerlo alla fermata successiva, stremati, salendo dalla porta posteriore, lanciano sempre, con voce flebile, un grazie all’autista, che ovviamente non può sentirli ma forse immagina.
Pubblicato da maynardo alle 09:32 0 (con)tributi
9.3.09
eterogenesi dei fini
sfuma
s'impone la poesia: s'alza la luna e
sale
decolla
campestre – cccp fedeli alla linea
un senso di estraneità emana dalla trama delle strade
possente radicamento alla linea delle montagne
tracciare un cerchio alla città
poi inoculare libertà nella legge della pelle
Pubblicato da maynardo alle 10:15 2 (con)tributi
3.3.09
a bagnoli si mangia il tartufo
Pubblicato da maynardo alle 17:55 0 (con)tributi
2.3.09
fiori di pesco
secondo la ben nota teoria della dipendenza, un centro economico, politico, culturale influenza, positivamente, ma più frequentemente negativamente, la sua periferia. la rigida applicazione dei confini geografici alla lettura dei fenomeni sociali può impedirne la comprensione. il concetto è alla base dei lavori storiografici di fernand braudel, della world system theory di immanuel wallerstein, degli ultimissimi discorsi con alcuni miei interlocutori sulla relazione avellino-napoli, ovvero sulla area metronapolitana, i cui esiti sono provvisori, come la fioritura dei fiori di pesco.
Pubblicato da maynardo alle 16:16 0 (con)tributi
28.2.09
il dott. lombroso cesare mai si curò di curare i deficit di attenzione
Pubblicato da maynardo alle 14:50 0 (con)tributi
27.2.09
sorPassi
da un lungo isolamento
e sentire la pressione tra la terra e il cielo
e poi guardarsi intorno
come la prima volta
e scoprire che non c'è nessun motivo
per vedersi da lontano
parlare con un altro sconosciuto
proiettare nei suoi occhi le risposte
e trovare le risposte che non hai
e ridere di gioia e di malinconia
e poi andare via.
e poi andare via soli
in un'altra direzione
legati ancora per un tratto da una scia di commozione
andare via
da sempre
e chissà se sarà vero
che ritornerai
se ritornerai.
…
uscire fuori – riccardo sinigallia
una settimana fa un furfante mi ha fregato lo zaino che mi accompagnava durante i miei giri. al suo interno, tra le altre cose, una storia del camminare, che proprio non riuscivo a terminare. la polizia stradale ha ritenuto il caso di scarsa o nessuna rilevanza. stasera, per un tempo che mi è sembrato lunghissimo, ho lavato i miei piedi, li ho accarezzati. la pelle sotto le dita è scorticata, segnata. per un momento ho creduto che fintanto mi sosterrà un malanno leggero come questo, la mia andatura instabile conserverà ancora la possibilità di un sorpasso.
Pubblicato da maynardo alle 20:26 0 (con)tributi
9.2.09
liscio festival
certe notti, in auto a passeggio, sintonizzarsi su radio magic due, ai 105.20 megahertz ad avellino e dintorni, quando è in onda liscio festival, può rivelarsi un’esperienza onirica. forse l’effetto straniante è dovuto al recupero inconscio di uno spezzone radiofonico che registrò involontariamente il sonoro drammatico di una tragedia locale, poi divenuta gravida di conseguenze per l’intero paese. esiste un baratro tra l’elementarità delle esecuzioni proposte e l’immanità della sciagura che, per un mal funzionante meccanismo della coscienza, pare possa nuovamente scaturire solamente dal suono di quelle note. la rievocazione di quell’avvenimento, dei suoi esiti politici, economici, paesaggistici, mentre scorrono le strade, i paesaggi (sulle colline paesi sfiniti avvertono la propria (r)esistenza con pulsanti luci arancioni), si contrappone al ricordo di certe feste estive di paese, alle quali partecipavano allegri campanari, per l’evento calati a valle. danzavano com’esagitati al suono d’organettisti di chiara fama, ogni anno annunciati come campioni del mondo o d’italia, ma poco più che parenti, e l’evento della serata era l’esibizione del fenomeno decenne, spettacolare agli occhi ingenui della folla, perché le dimensioni dello strumento oltrepassavano la sua prevedibile capacità di tenerlo in mano. e il drappello di zie intorno, occhi pieni di lacrime&gioia, spingevano perché anche noi imbracciassimo una fisarmonica. orgogliosamente, scuotevamo la testa, convinti di un futuro maggiormente consono allo spirito del tempo. ora, che lo speaker ossessivamente ribadisce liscio festival, radio magic due e alla mazurka succede la polka, al valzer un arrangiamento con accenti country, continuiamo ad avere un rapporto problematico con lo spirito del tempo.
Pubblicato da maynardo alle 12:31 2 (con)tributi