16.7.09

il picco della produzione

la svestizione del flexmanager è parecchio lenta, rilassate le membra, disperde le tossine di ipercompetitività e mentre accatasta i colletti bianchi appiccicosi sulla montagnola di panni sporchi pensa a come l’indomani affronterà il lavoro che ha lasciato inevaso, che non è poi la fine del mondo se anche quest’anno non verrà la promozione, l’aumento, che viaggia in taxi ogni tanto e discute quotidianamente con gente che lo prende tutti i giorni, che dal vetro del taxi ha visto il colosseo, un barbiere che tosava le aiuole, le cupole indorate, un bambino affamato davanti l’edificio della FAO, un ex gondoliere bulgaro dall’andatura sbilenca. si crede certo, come quel tale, che l’intelligenza sia vicina ai testicoli, e se sei pelato, o a rischio di diventarlo, tanto meglio

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