24.3.06

precarietà

un amico torna straziato d’amore. lo consolo a modo mio e la cosa mi scuote dall’intontimento. mi chiede cosa stia leggendo. gli rispondo. poi gli consiglio il libro che, paradossalmente, a suo tempo, lenì le mie pene. per un attimo dimentico del fatto che, allora, lui era invaghito della stessa donna, la mia. malgrado tutto io ne sono uscito. devastata l’immagine di lei. ricucito il rapporto con lui. d’impeto acquista il libro. promette di leggerlo subito. è evidente che c’è un filo che lega tutto, un significato da decifrare. che un’intera vita si può rappresentare in quattro scene. figurarsi un amore. che contagia!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

provo ad indovinare: le notti bianche?

maynardo ha detto...

no, l'anno della morte di ricardo reis. leggerò le notti bianche, comunque... la prossima volta che starò male, però