15.9.06

speranza di vita

sotto il temporale, guizzo gaio, come quel giorno del marzo duemilatre, me ne rammento ancora nonostante l’irrilevanza dell’episodio, forse perché ne guadagnai in auto-consapevolezza, o almeno così voglio che sia scritto. così pure oggi, m’inzuppo ben bene, e, tra l’altro, per via di allagamenti di attraversamenti, quasi arrivato, sono costretto a indietreggiare, inventarmi nuovi percorsi, un labirinto in un acquario, circumnavigare l’isolato, presentarmi completamente fradicio a casa, dove mi aspetta il nuovo coinquilino.

perché la padrona di casa si rimangia parole, opere e commissioni. così subisco un ventenne sivigliano, logorroico che dopo tre minuti dalla presentazione si spinge subito ad illustrarmi la storia della sua terra, le gesta della sua gente dai tartessiani fino al millequattrocentonovantadue a riconquista ultimata. allorquando, lo induco a bypassare la “moderna”, fuorviandolo con una pentola sul fuoco che non s’è mai materializzata, e, con malizia, gli chiedo lumi sul settantesimo anniversario della guerra civile, così da costringerlo a prender partito. senza timore, mi si para come nazionalista, popolare, cattolico, omofonico, quintodiottofratelli. però simpatico. forse perché, come alcuni degli spagnoli ai primi cimenti con l’italiano, quando si avventura in frasi sconnesse, ciondola il capo, barcolla paurosamente, biascica monosillabi da sembrare perennemente ubriaco.

non so cosa farò della mia vita. ultimamente mi blocco prima delle conclusioni. mi piacerebbe anticipare l’una o le altre. altrimenti vivere a lungo!

1 commento:

Cub ha detto...

Ed ancora ti chiedi se è di destra o di sinistra?? Non si può essere cattolico (apostolico e romano), nazionalista (franchista), omofobico (ed futuro psicologo?), sivigliano (dove governa la sinistra da parecchi anni) e di sinistra. Finalmente avevo ragione col mio analisi... Non sono così cattiva nelle scienze politiche :p