1.6.08

nostalgie di uno sguardo sul tejo

it is strange how fragile this man-creature is...
in one second he’s just garbage.
garbage, that’s all!
nelson algren


le sponde di cemento del fiume sabato, dietro piazza umberto, sono oggi guarnite da figure umane di cartone bianco (meglio avrebbero figurato i cinque colori olimpici) come se di spiaggia fluviale si trattasse (alla paris-plage) e in mezzo all’acqua, che par pulita, spuntoni di legno a immaginar flutti da piena, e festoni azzurri a coprire un pezzo di muraglione, opera di un artigiano del luogo, episodio felice di urban art, o garbage art, riutilizzo di orrori cittadini con un poco di inventiva, con materiali da riciclo, magari si ripetesse (pure in altra forma). per la cronaca, la maratona è finita bene. l’auto usata del mio amico è bruciata in fretta e furia per un cortocircuito. la situazione di mio fratello è più che buona. in america, mi sarebbe piaciuto nascere a chicago. la città di bellow e al capone, di milton friedman e del lago michigan. buono per un esilio. da te che dici che non ti scrivo mai niente. ora che è proprio finita, farlo non sarebbe strumentalizzare?

Nessun commento: