1.4.07

ripescaggi

TETRIS

abito in una casa di collina
e userò la macchina tre volte al mese…
… vivere più a sud
per trovare la mia stella
e i cieli e i mari
prima dov’ero


Giubbe rosse, Franco Battiato

Uso la macchina tre volte al mese: di ritorno da roma, scaldo i motori della piccola utilitaria e scendo giù in città. Senza utilità immediata, come una passeggiata. E sulla strada trovo insegne nuove, asfalto a pezzi, rotatorie in fiore. Una volta giunto a piazza libertà, svolto a destra per il corso. Schivo pedoni danzanti mentre furgoni bloccano la corsia degli autobus. Mi superano a destra, mi superano a sinistra, strombazzano per un nonnulla, ed è un allegro tran tran. Conto settantatre auto in doppia fila, una persino in tripla. Uomini in casacca arancione formano lobby dialettale contro i parcometri, nessuno ha pensato di trasformarli in ausiliari del traffico (?), primi agguerriti rivali dei parcheggiatori folli. Mentre scappo via, un’immagine si fa viva: se i vigili, o chi per essi, potessero accatastare questa sfilza di auto in uno dei tanti spazi lasciato a marcire in questo corso groviera?!? Otto, dieci piani di auto a frecce lampeggianti, attrazione autentica per gli sparuti visitatori, e non solo, monito perenne per i parcheggiatori folli, botta d’autoironia… e un buco in più coperto.

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