3.11.06

soliloquio triestino

Talvolta perdo il senso delle cose che mi sono intorno. Disorientamento. Mi lasciano memorie. così tocca ripartire daccapo. Naturalmente, sono sempre io che riprendo. Un io che va e un altro che s’impone. S’assomigliano come fratelli. Si odiano come fratelli. Sragionano come figli. I colori d’autunno rinforzano lo straniamento. Meglio scappare da qui o da se stessi? Questione di eterni inseguimenti. Intanto, incidenti. Il F.S.R.V.D.P.*, il pedale del freno troppo spesso tamburellato, impatto un muro. L’auto sembra intatta ma il volante va per conto suo, come nelle giostre. Si riprenderà

Cimici verdi infestano questa casa, al confronto le mosche sanno restare silenziose; si vede che hanno qualche deposito provviste, qui intorno. Io, invece, faccio il pieno di paranoie, ordinate in uno scaffale, sempre fornito. Giorni fa, ad esempio, temevo che un altoparlante diffondesse in strada l’audio di un promo porno. Corsi alla finestra ma riscontrai più pollai che pollari. Strazianti ammazzamenti. Regolamenti di conto. Piazze di spaccio. Clan, ‘ndrine, sgualdrine, nigeriane, per lo più. Abbasso le persiane.

Ultimamente, leggo il Foglio, che è disponibile gratuitamente in pdf, dopo le quattordici. Mentre dal barbiere ho scoperto che l’indipendente, da queste parti, non è un quotidiano ma un’associazione ricreativa. Mi piacerebbe scrivere un pezzo su Ottavio Giordano, il mio intervistatore-al-mercato-settimanale preferito ma dovrei prima visionare decine di VHS. Occorre, dunque, che prima rimpolpi la mia collezione, per la quale vi chiedo aiuto a tutti voi. Non disprezzo nemmeno Felice D’Aliasi, Carmine Losco, Fiore Carullo, Cinzia Puopolo, Antonio Di Nunno, Pierluigi Melillo, Nicola Elia, Egidio Foletto, Anna Guerriero, Michelangelo Varrecchia d’annata, oltre, naturalmente, ad ogni minuto su nastro del Direttore Barisano. Disponibile anche a scambi e duplicazioni. Max serietà. No perditempo.

Che tra l’altro, ho scoperto che i nostri, O.Giordano e C.Losco, prestavano le loro voci a radio colombo, una delle prime esperienze di radio libera, in terra irpina. I jingles della radio sono fantastici. I motivi per cui è stata chiusa, incomprensibili. Peccato. Non mi perdo in lacrime, non avendola mai ascoltata. Se qualcuno fosse pronto a riprendere il discorso, potremmo discuterne. La concorrenza di radio punto nuovo, studio elle, radio arc rete 101 non spaventa. Quella di radio magic & magic 2, stimolerebbe. Serata ruvida contro serata liscio.

Napoli non è il far west. Mancano i cavalli!


* il fondo stradale reso viscido dalla pioggia

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