28.1.06

mario barisano

nella tetra galleria di personaggi che popolano avellino&provincia, riluce, e senza ironia, un solo uomo, checché ne pensiate, il suo nome è mario barisano. vera e propria icona pop, guru mediatico, sciamano del tubo catodico, editore televisivo, direttore di telegiornale senza tessera, polemista intransigente, urlatore professionista, anarchico delle convenzioni, fustigatore di pubblici ufficiali, autentico spirito libero, dialettico dialettale, paladino dei più deboli, primo commentatore dell’u.s. avellino, mille&mille volte querelato, ignominiosamente censurato ed altro ancora, tanto da farne un personaggio da romanzo, un romanzo minimo, quanto avellino, si capisce.


la sua storia comincia, circa quarantacinque anni fa, fratello tra fratelli, alla ferrovia, ex periferia degradata&operaia della città. della sua biografia però, non sappiamo molto né interesserebbe, immaginiamo. mario barisano diventa tale, impone il suo nome, o quantomeno lo trasfigura in quel che è, nel momento in cui appare in tv.
e della tv capisce il trucco più subdolo. non è mai importante quello che dici ma come lo dici. ebbene mario barisano, nelle sue lunghe apparizioni televisive, non buca lo schermo, lo sfonda, letteralmente. aspetto dimesso, barba incolta, mai in giacca&cravatta, capelli, un tempo lunghissimi, ora, in ogni caso, arruffati, aria sofferente, inchioda l’obiettivo con sguardi rabbiosi, poi si perde in lunghe pause, in cui si distrae, in cui si gira di lato a chiacchierare con il cameraman, orlando?, riportandone i commenti in video, e soprattutto, urla, deborda, straripa, scantona, sragiona, colla carotide ingrossata, paonazzo, livido, sputtana a destra e a manca, mette all’indice i vizi della città-bene, moderno savonarola, in eloquio farcito di avverbi come certo&probabilmente, di proverbi gergali, vere chicche per i cultori del genere, di perifrasi lunghe, complicate, pure sgrammaticate, ma di una bellezza disarmante.
affibbia soprannomi a mezza città, taluni leggendari: “‘a jatta nera” (ad un giornalista sportivo che pare portasse sfiga alla squadra di basket), “il vescovo-rosso” (ad un dirigente locale degli odiati ds), ed il celeberrimo “pepp’apparatore” (ad un ex presidente dell’avellino calcio, noto per la sua diplomazia). afferma, senza falsa modestia, di essere l’unico giornalista libero della città, direttore nonché proprietario dell’unica televisione libera, orgogliosamente fuori dalle spartizioni politiche. striglia i giornalisti concorrenti, talora semplicemente irridendoli, talaltra deplorando il loro asservimento a questo o a quel partito. sa di esser voce scomoda e congettura oscure trame per la sua eliminazione fisica (ovvero mediatica). si auto-elogia ed auto-incensa. paragona la vicina cittadina di atripalda, in cui pure ha, o aveva, degli interessi commerciali, alla secondigliano di avellino, attaccando personalmente il sindaco, alcuni assessori, una consigliera, in arte nancy, ai limiti della diffamazione, e stupidamente, quest’ultimi se la prendono, querelandolo. come se la prende la questura, ripetutamente bersagliata per l’inefficienza dei suoi uffici, tanto che, a marzo dell’anno scorso, la procura della repubblica chiude prima tivvù (la sua tv non poteva essere che “prima”), pulpito di m.b., come misura precauzionale di inspiegabili procedimenti a carico del proprietario. ennesima riprova di come il potere tema il dissenso e adotti provvedimenti censori, a tutela di un pubblico che ritiene deficiente.
la città è sbigottita ma fino ad un certo punto, abituati ad abbassar la testa. dopo qualche settimana la televisione riapre, una quindicina di posti di lavoro in pericolo hanno la meglio. ma con un vuoto: mario barisano. senza le sue tirate chilometriche ci si sente smarriti, tra la bonarietà di un melillo, la cavillosità di un genzale, lo strusciare di un festa, direttori a metà, in una città da pensiero unico.
solo lo scorso trentun dicembre, nove mesi d’infamia, mario barisano si materializza nel tg di prima tivvù, per annunciare il ritorno, e precisare con la consueta boria, che il duemilacinque è stato, per lui, non per la sua tv, nonostante tutto, un anno fantastico. ha già in mente un programma, in cui finalmente, i suoi nemici potranno riconoscere la “vera cattiveria di mario barisano”, oramai costretto anch’egli, per via della persecuzione subita, a parlare in terza persona.
l’appuntamento con il direttore va in onda il venerdì sera, alle dieci e trenta. la sigla: l’illuminante, je so’ pazzo di pino daniele, contrappunto ironico alla mediocrità degli avversari. ma, e spiace dirlo, è un barisano ferito, che stenta ad ingranare la marcia, insolitamente prudente, tiene a precisare che la trasmissione non è registrata negli studi di prima tivvù, e che avrebbe preferito la presenza di un avvocato, ringrazia gli attestati di solidarietà della sua gente, tratta senza pungere dell’IRM (un incendio ad un capannone di rifiuti tossici, passato per mini disastro ecologico), del PUC (il piano urbanistico della città di avellino su cui ci si scanna amabilmente da settimane) ed infine promette, per la prossima puntata, di ritornare su atripalda, vero e proprio cavallo di battaglia del nostro.
e, nel vederlo tanto tranquillo, rimpiangiamo i tempi che furono, in cui l’affondo finale, in un crescendo impetuoso si chiudeva con il saluto finale di Barisano, che si strappava il microfono da dosso e si alzava di scatto, ancora in video, ancora livido per la contesa del giorno.
ai suoi detrattori diciamo: cosa aggiunge e cosa toglie, la maschera di barisano a questa città, cavriago all’incontrario, dove la dc, variamente declinata, prende il 74%? dove il dibattito politico è talmente inconsistente, tema unico: elefanti&clientele contro tutti?
non difendo quel che dice mario barisano, ma difendo il fatto che lo possa dire (abusata, questa); in tv funzionano i personaggi, il resto è sottofondo. la censura offende la dignità dei telespettatori, prima di tutto, instillando il dubbio che essi siano indifesi nei confronti dell’imbonitore di turno. non è così. il pubblico sa distinguere il grano dal loglio, le bufale dalla verità e spesso preferisce guardare chi spara enormità con fantasia, piuttosto chi predica verità ritrite con pose da intellettuale d’accatto.
insomma, lasciateci mario barisano, autentica voce libera (e immaginifica) in una provincia troppo spesso con la schiena piegata!

33 commenti:

Anonimo ha detto...

A mio parere, le filippiche di mario barisano sono pantomime inefficaci. Convengo sul fatto che si debba tutelare la sua presenza in in video e che le note censorie dei giornalisti asserviti siano sintomatiche di un'Avellino che distrugge e non propone, ma sembra che il furor barisaniano le cerchi e ricerchi VOLONTARIAMENTE. Barisano gioca su quello e con quello: il turpiloquio nello sproloquio lo dimostra. I contenuti sono mera accessione: l'importante è la stilizzazione esteriore degli stessi. Non è il giornalismo da saltimbanco quello di cui si ha bisogno, per estirpare il clientelismo, di retaggio democristiano (nelle varie sue declinazioni,come dici giustamente), che costringe questa città. O almeno spero.

Anonimo ha detto...

ve lo invidio, al di quà del volturno non ce l'abbiamo mica un personaggione così. a napoli (ex video team italia) c'era il mitico "tatonn 'o scenziato" ma gli hanno segato le gambe presto.

sarà bravo, ma 'sto barisano ha una faccia che se la vedi in metropolitana non gli daresti cinquantadue centesimi

Anonimo ha detto...

grande, grandissimo pezzo!!!
Quando scrivi di Avellino e del suo sottobosco dai i punti ai mejo professionisti!
complimentoni... non saprei dire di più

maynardo ha detto...

a lidia)forse mi hai travisato. secondo me proprio il fatto che le pantomime di barisano siano inefficaci dimostra la sua necessità per il panorama televisivo avellinese. lui non è un giornalista né salvatore della patria. dice quello che vuole. e per me ha diritto di dirlo. nella sua "sgradevolezza" ci vedo l'essenza del messaggio televisivo, che, appunto, e per lo più, è fumo e niente arrosto. peraltro, il fastidio che provoca in certi ambienti avellinesi, da solo, è indice della sua efficacia. e come dicevo nel post, se devo guardare la tv, preferisco che la città me la racconti, pure se deformata, barisano piuttosto che genzale... ma son gusti.

ad anonimo) se non ce l'avete, dovreste inventarlo. che poi, se non ricordo male, barisano aveva coltivato sogni di espansione regionale con la sua tv (gabriella, puoi aiutarmi?), poi, purtroppo, gli hanno tarpato le ali.

a gabriella) ti ringrazio. sei troppo gentile con me. però, io vorrei chiederti qualche particolare sulla vicenda giudiziaria di barisano, perché mi sono basato su voci di corridoio. all'epoca stavo a roma e il fatto della chiusura della tv, mica l'ho capito bene. mica puoi illuminarmi? se vuoi, potremmo anche correggere il pezzo.

@LLERTA ha detto...

Quando la pianti di gigioneggiare coi meta-post (e le fregole. Ti ho mai detto che hai le fregole?) riesci a sputare post degni di lettura anche da chi non sa assolutamente di che e/o chi si sta parlando. Questo per dire che anche se fosse fumo piu' che arrosto, ecco, a me garba se me lo vendono cosi' buono (non si travisi con un'accezione illegale, che qua con queste leggi ti mettono alla gogna appena pronunci certe parole, senza piu' porre distinzione fra "parole leggere" e "parole pesanti").

Lidia, dal tuo commento (tolte le parole difficili di cui hai lievemente abusato), credo che ci si possa aspettare qualcosa di piu' da te. Non solo nei commenti in altrui blog. (e poi uno crede un po' a quello che gli pare. O no?)

maynardo ha detto...

sì, allerta, me l'hai detto che ho le fregole, e io t'ho risposto che non ne ho. se ne avessi, m'impegnerei sempre a scrivere post come questo. invece, proprio non mi va. allora, butto giù cazzate, meta-post, come dici tu, da finto-blogger-bramoso-di-successo, pur di allontanarvi: guarda che son disturbi gravi!!!

poi, mi tocca difender lidia dalle tue aspettative, pur restando in disaccordo col suo commento: lidia, fa' quel che vuoi! :p

infine, se vuoi, potremmo inviarti un vhs del barisano, merita!

Anonimo ha detto...

allerta: mi sa molto di "beh..signora..sua figlia è intelligente ma potrebbe fare di più".
Quello che scrivo nel blog è il massimo che ci si possa aspettare da me (soprattutto in questo periodo).

maynardo: non t'ho affatto travisato(o almeno credo). So che la tua non voleva essere un'ode al personaggio,tantomeno ai suoi non-contenuti: ci tenevo semplicemente a dire la mia. Mi piacciono questi post, che sanno un po' di casa.

maynardo ha detto...

lidia, sì, forse non era questione di travisamento, mi son fatto prender la mano, a pensarci bene, son vocaboli che fanno molto tribuna elettorale, dunque meglio scansarli. però per il gusto della contraddizione continuo, guerra di nervi: sì, è proprio un'ode a barisano, ai suoi non-contenuti, perché è proprio con essi che la tv offre il meglio... senza snobismi, perché tutti a fare i fighi a dire è brutto questo, è trash quell'altro, invece, l'esercizio intellettuale, guarda che pretese, è di dimostrare la bellezza pure del non-contenuto, quando è autentico, verace, fantasioso com'è, appunto, quello che proviene (?) dall'appuntamento col direttore di mario barisano.

@LLERTA ha detto...

[maynardo] chiaro che stavo scherzando sulle fregole. chiaro, no?
il commento era solo per fare un plauso ad un post che non sfigurerebbe come editoriale su qualche testata giornalistica. Ammesso che a qualcuno possa fregare qualcosa di Barisano (in fondo Baricco scriveva su alcuni quotidiani di giocatori di bocce o sagre paesane).
Lidia si difende benissimo da sola e io non ho aspettative a riguardo. Era qua e ho colto il pretesto per un sano sfotto' in merito al suo ultimo post (a proposito di una certa barista che si fa chiamare Peppina).

[lidia] "beh..signora..sua figlia è intelligente ma potrebbe fare di più". Mi sa che qualcuno/a - a caso e/o a casa - ti ha riportato spesso questo discorso. E' un'impressione, eh.
Anyway, come detto, non ho aspettive tanto meno preteste paternalistiche (ho qualche anno in piu', mica si parla di gap generazionale), per cui capitero' ogni tanto dalle tue parti, lieto di leggere le stronzate leggere come si convegono all'eta' (ma soprattutto al format) e favorevolmente sorpreso - e ammirato, perche' no - quando non saranno stronzate leggere.

maynardo ha detto...

allerta, sì che s'era capito, ma sai, si fa per giocare, ed ogni tanto s'inzuppa qualche verità. sul fatto che "il post non sfigurerebbe..." , ti ringrazio, e poi ringrazio barisano, non è che possa seguirlo sempre, studio a roma, l'altra sera mi è parso fiacco, non vorrei che si perdesse. mentre baricco, lasciamolo stare, a me non piace tanto, è troppo innamorato di come scrive, è un appunto che gli fan molti, a sentire in giro, dunque m'accodo umilmente. (fra le righe: magari scrivessi come baricco!!!)

Anonimo ha detto...

è la prima volta che vedo la sua faccia...giuro...e riguardo alla faccenda sottoscrivo il primo commento di lidia...

e poi per carità...qui è già tutto uno squallore, sono contrarissima alla censura, ma il rischio che qualcuno possa pensare che quel che dice barisano sia giusto è quantomeno raccapricciante!

Anonimo ha detto...

maynardo: beh,allora sono proprio in disaccordo, perché ritengo i non-contenuti di barisano nè veraci,nè-tantomeno- fantasiosi.

allerta:riguardo all'ultimo post, la parte che sottolineavo era "non capisco cosa pretendiate da me" e si riferiva alle pretese di cui è oggetto la lidia-fintoblogger,fintostudentessa,femmena in amore e filiafamilias,che mi provocano insane ansie da prestazione (che poi il fatto del caffè sia vero è un'altra storia XD). E' verissimo che si tratta di stronzate leggere,per carità, ma,sinceramente,non so quanto c'entri l'età.
piesse. A mero titolo informativo, almeno al liceo,ho sempre fatto fin troppo, indi l'odiosa frase non mi è mai stata riportata.

maynardo ha detto...

ad irisnera&lidia) è che le donne non mi capiscono... così, giusto per buttarla sul tema (squallido) uomini-donne e dunque per rafforzare il vostro disaccordo... perché per rispondervi, avrei bisogno di dilungarmi. non so perché ma sento il bisogno di convincervi...

@LLERTA ha detto...

maynardo (gia', la verita' e' sempro dietro l'angolo. E alle volte esce e fa BUU! Altre se ne sta rintanata al buio, nel suo cantuccio, lieta di non essere chiamata in causa).
Per quanto riguarda Baricco, l'ho tirato fuori solo per dire che si puo' parlare di argomenti faceti in modo arguto e divertente (e' valido anche e soprattutto il contrario).

lidia claro. E' per questo che mi volevo tirare fuori dalle pretese di cui parli per risparmiarti ansie da prestazione (almeno nei miei confronti e nella tua veste di fintoblogger).
In risposta al titolo informativo di cui sopra, era un'impressione. E le impressioni, proprio per la loro natura, sono particolarmente fallaci.
(a me e' stata riportata un pacco di volte, invece. E non sono ancora sicuro che avessero ragione)

Anonimo ha detto...

Inviato. Famme sapèèè ;)
Controra

Anonimo ha detto...

sono stato un redattore di prima tivvù ,l'emittente di mario barisano, per 4 anni. ciò premesso, aggiungo solo che mario barisano possiede la tessera di giornalista pubblicista e che è forse l'unico esemplare di direttore che ti permette di dissociarti pubblicamente da quello che lui dice, attraverso il suo canale televisivo. per ilr esto, dalle sue campagne mediatiche troppo sopra le righe, alla chiusura delle tv tramite un provvedimento fascistissimo, concordo in pieno con il tuo giudizio.

maynardo ha detto...

gaetano, grazie per la precisazione. chiederei pure a te, particolari sulla vicenda giudiziaria del nostro... puoi illuminarmi??? anche scrivendomi una mail: maynardo@libero.it

Anonimo ha detto...

quello che penso sul sequestro di prima tivvù, l' ho scritto nei primo post del mio blog. ribadisco che le rassegne stampa di mario barisano erano diventate insentibili e che io non condividevo un'acca delle sue accuse a tizio, caio e sempronio. ma resta il fatto che degli uomini hanno utilizzato le istituzioni per compiere vendette, privando giornalisti come me del diritto dovere di informare (oltrechè del posto di lavoro).

Anonimo ha detto...

Barisano resta e sarà sempre un grandissimo esempio di comunicazione mediatica. Ricordo l'imitazione che ne fece Eugenio Corsi un pò di tempo fa. Tra i due non si capiva quale fosse quello effettivo. Magari Barisano farebbe bene a riproporre quelle incredibili caratterizzazioni e suggerirei al Corsi di riprendere quel personaggio davvero straordinario. Sono disponibile per una cena con entrambi, sarebbe davvero qualcosa degno di nota in questa città con tanto di testo da riportare sui minori quotidiani di questo immensamente piccolo capoluogo.Saluti a tutti, Antonio da Mercogliano.

Anonimo ha detto...

sono sconcertato!!!
Bella roba entrare a piacimento nella vita degli altri e magari.. distruggerla.
questo ha fatto il signore in questione per alcuni mesi, prendendo di mira le persone.
perchè non se la prende questo grande personaggio con De Mita e Mancino?
Resterà un dubbio amletico

Anonimo ha detto...

Barisano sindaco di Avellino!!!

Anonimo ha detto...

hi hi hi
barisano
..da che pulpito viene la predica...
Ah AH AH A H!!!!!!

Anonimo ha detto...

Si dice tanto coraggioso ed indipendente, questo Mario Barisano!!!!
Ascolto sempre la sua trasmissione.
Oltre all'ossessione per Annunziata Palladino ed un ricco vocabolario atto al turpiloquio non noto nulla del grande giornalista.
Credo proprio che in una civiltà di mediocri e di poco acculturati, gente poco propositiva, volgare e gratuita possa essere facilmente essere scambiata per un buon giornalista.

Anonimo ha detto...

rispondo all'anonimo che scrisse il 20settembre. qua turpiloqui o no?bisogna dire una sola cosa :ma quello che urla mario barisano e' vero o no?io dico di si!e i fatti sono quelli che contano non le chiacchere che vi affannate a scrivere quelli come l'anonimo del 20 settembre!x rispondere a poi a quello che dice che barisano dovrebbe prendersela con mancino e de mita?gli rispondo :ma questa provincia a chi vota quando ci stanno l'elezioni?ecco perche' si sono persi i valori ,xche' :quardatevi prima i vostri scheletri e poi al massimo potete giudicare chi in questa provincia si espone in prima persona a rischio anche dei propri familiari,altro che buffonate che dite!ormai la cultura vera qui (intendo certo non questo forum)e' morta e sepolta!

Anonimo ha detto...

ma cos'è lo hanno fatto fuori?perchè non và + in onda?

Anonimo ha detto...

chi vuole ascoltare barisano deve avere il decoder x il digitale terrestre.ha promesso che fara' una trasmissione con l'indirizzo che si parlera' delle corna degli irpini e anche dei vizietti di alcuni di essi . n.b. si presume che la nuova rete digitale dovrebbe partire entro il 15 novembre corrente anno!

Anonimo ha detto...

mi sa' illustre barisano che "lo stuppolo"stavolta te l'hanno fatto "focato"....andava sul digitale ...andava?ah,ah,ah

Anonimo ha detto...

cos è stà storia del digitale terrststre su che canale?
ma perchè ha abbandonato di fretta e furia la rassegna stampa del mattina dandola a quel mediocre del picariello?

Anonimo ha detto...

E' stato il primo personaggio che ho caratterizzato e nonostante quello che si puo' pensare si è dimostrato intelligente, arguto e sorprendentemente ironico. Ogni volta restavo senza un filo di voce nell'imitare le sue acrobazie alfabetiche e coniando slogan della serie "Tedeschi è un naziskin" e "Pier Paolo Marino è una donna che si chiama Paolaaaa!" Lo stimo e lo rispetto. E' stato l'unico editore che quando mi propose di lavorare con lui mettette mano 'a tasca Eugenio Corsi.
www.eugeniocorsi.it

Anonimo ha detto...

BARISANO IL POPOLO AVELLINESE RECLAMA LA TUA FACCIA IN VIDEO ,X CUI SE CI SONO DEI PROBLEMI CON IL DIGITALE TERRESTRE TORNA DA DOVE FACEVI SENTIRE LA TUA VOCE.L' IRPINIA NE HA PIENA LE SCATOLE DI NON SENTIRE LE VERITA' NASCOSTE DI QUESTA PROVINCIA!

Anonimo ha detto...

barisano e' vero che sei tornato?pero' con queste repliche penso che non ti addicono!

Anonimo ha detto...

ma poi sti' telefoni funzionavano o no?vai mario stroncali!!!

ARROGNALI ha detto...

BARISANO CHE FAI TI SEI DEFILATO QUATTO QUATTO NELLA SNAI ? AHI AHI AHI MAI ABBONDONARE LA TRINCEA .