1.7.07

memorie di villaggi poco trafficati

We know a place where no planes go
We know a place where no ships go

(Hey!)No cars go
(Hey!) No cars go
Where we know

...

Between the click of the light and the start of the dream
Between the click of the light and the start of the dream
Between the click of the light and the start of the dream
Between the click of the light and the start of the dream

Little babies, let's go
Women and children, let's go
Old folks, let's go
Don't know where we're goin'

No car go - Arcade Fire

latrati di cani randagi o domestici per modo di dire, nutriti cogli avanzi del desco familiare, avanzi di palati che non lasciano nulla perché quotidianamente sopraffatti da una fame atavica, animalesca, che tutto ingurgita con foga che impressiona i forestieri. per strade dove non passano auto, di rado i trattori, dai motori che spandono i propri ruggiti, questi ruggiti che si rincorrono per le valli dal verde che riempie, in un niente spenti da quelli più familiari della natura. la strada che qui chiamano "via nova", non per distinguerla dalla vecchia, più probabilmente dalla stessa senza asfalto. l'asfaltatura che ricopre lo sterrato, rompe l'isolamento millenario, corrompe per sempre psicologie premoderne, l'onorevole ministro che porta il progresso a bordo dell'elicottero, immagini che trapassano le generazioni, generazioni che sfoltiscono perché si è costretti a lasciare terra e madri. la miniera chiude. il palazzo del signore, il tempo lo scortica. chi resta s'inebria colla gloria locale, per giunta mal promossa. per chi resta il dovere è quello di recuperare pezzi di memoria o adoperarsi perché questo non sia un tempo dimenticato da chi seguirà?

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