corsi di recupero
il governatore della banca d'italia, mario draghi, nella sua relazione annuale, tra gli innumerevoli dati messi in fila, ha ricordato che un quindicenne meridionale su cinque si trova in una condizione di "povertà di conoscenze" che ne segnerà, inevitabilmente, le chances di vita future. ma c'è di più: secondo un'indagine ocse, riportata oggi da tal alessandro de nicola sul sole 24 ore, "si arriva al paradosso che il 4 affibbiato allo studente del nord vale quanto un 6 o un 7 nel sud. la capacità in matematica del primo è superiore a quella del secondo, anche se quest'ultimo ha tre voti in più."
scoprire le proprie "insufficienze a distanza"- dato per certo che il divario, nel breve torno di tempo che ci separa dai nostri anni scolastici, non sia mutato - offre la medesima sensazione del ritorno di un'eco fragorosa che riporta un insulto, per di più statisticamente dimostrato, alla nostra intelligenza e addossa un'ombra indelebile sui nostri stentati risultati scolastici. tuttavia, invece di reagire scompostamente e mostrare, con orgoglio, quel che, bene o male, sappiamo, preferiremmo di gran lunga, e da meridionali, sostenere, magari con profitto, lezioni di recupero serale nei licei del nord che volenterosamente volessero ospitarci.
1 commento:
di reagire scompostamente no, eh?
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