luogo comune
soltanto nei due poli dell'unione umana, là dove non vi sono ancora o non vi sono più parole, nello sguardo e nell'abbraccio, può trovarsi la felicità, giacché lì soltanto esiste assolutezza, libertà, mistero e profonda assenza d'ogni riguardo. tutto quello che nei rapporti umani sta frammezzo quei due poli è debole e tiepido, è determinato, deciso e limitato da formalità e convenzioni borghesi. qui domina la parola. questo mezzo freddo e smorto, questo primo prodotto d'una civiltà mediocre, così estraneo alla calda e muta sfera della antura, tanto che si potrebbe affermare che già ogni parola è in se stessa un luogo comune.
thomas mann
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