io&te: un semestre di zucchero a velo
cara l. (per lasciar intendere ma non proprio a tutti, voglio dire, a tutti escluso i disinteressati),
ti scrivono uomini-fegato e msnmaniaci, o meglio "monaci internettianensi" come si rischia di diventare tutti, prima o poi, bada bene a non tracciare la strada, tanto mica è difficile orientarsi da soli. ti scrivono: tirati su, scuotiti, amasolochit'amadipiù, come se fosse facile, una questione di vento. e ti scrivo anch'io perché, prova&riprova, è da giorni che cerco la traccia, mai qualcosa che veramente mi piaccia, e tra l'altro le ultime cose che leggo al suono delle parole privilegiano il Messaggio, e io, rimbrotto, semprivilegiato il primo per il secondo, a costo di perdermi gratuitamente. ma ora mi tocca:
MESSAGGIO
perché non mi sorreggi? smettila di tormentarti i capelli e i gioelli, non dire, no, no, no, a ritmi annoianti, se mi lasci in un angolo, ci resto e scavo. la prossima volta che mi dici stronzo, ti strozzo, poi vediamo, ti faccio vedere io cosa ti faccio, preferisci un sommergibile o un dirigibile? a telefono, sei smorfiosa e dal vivo non mi ricordo più. però prima o poi torno, prima o poi cambio, primo o poi si comincia davvero!
1 commento:
Siamo la coppia più bella del.
(rin)càro emme,
ti cercano (e trovano) donne-manager, desperate housewives desinenti in -ina e in -etta, guape cosmopolite: sarà ch'io son smorfiosa, ma tu sei un viveur.
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