3.3.10

l'appiedato

alle nove, all’appello, quando madri ansiose puntano l’orologio della speranza sull’ora della possibile consegna del compito d’esame dell’adorato figliolo, accompagnando il gesto con un lungo respiro, io arranco nelle retrovie, madido di sudore, per l’ennesimo concorso che sfuma, addebitabile al mio rapporto maledetto con l’atac o forse con la città troppo vasta e poc’attrezzata per attraversala tutta. se mi convincessi dell’affidabilità del destino, mi quieterei pensando al mio futuro nel lavoro che attualmente svolgo e la smetterei di rispondere a qualsivoglia bando pubblico. ed eviterei pure di acquistare subito dopo scarpe nuove, che è il tipico esorcismo di un appiedato.

Nessun commento: