18.3.10

contrappunto

ho letto che in italia un libro di poesie
non arriva a vendere mille copie.
e che ci sarebbero trenta milioni di italiani
che si dilettano con i versi.
è poesia?
no, sono diari.
la gente scrive andando a capo
e crede sia poesia.
la poesia è uno dei mezzi per conoscere,
conoscersi e far conoscere.
i greci usavano il verbo poiein, fare spirituale.
il gran numero di presunti poeti di oggi
è il segnale di un bisogno:
trovare strumenti per esternare
diversi da quelli che offre il quotidiano.
dall'altra parte è un segno di vanità.


franco loi, intervistato da francesco erbani, la repubblica 18 marzo 2010

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