30.1.10

la sindrome di lapo

ribatto convinto ma senza frutto ad un capo che in realtà è già andato, vendutosi al suo superiore (quasi) estinto, per i suoi ripetuti voli d’icaro sulla pampa argentina, dovuti dall’assunzione smodata di peyote e polvere bianca, un infarto ai quaranta, salvato, per sua fortuna, per la punta dei capelli che non porta, non in quanto calvo, ma perché, formidabile benemerenza, ai suoi tempi fu l’iniziatore della moda della pelata, ancora prima della sparizione della fluente chioma di vialli gianluca. così la flessibilità del lavoro si tinge di mancanza assoluta di direzione e quando la barca affonda invale l’uso che i primi a scappare siano i nocchieri. tutto il resto dell’equipaggio finga di mantenere la rotta in attesa di nuovi ordini, per il buon nome della firm: lasciate stare che i suoi uomini possano talvolta comportarsi come se fossero nella lapio consulting, quel che resta siamo noi, siamo noi, che annuiamo assenti e in realtà siamo già andati.

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