diario di un vagabondaggio
incedevo a passo lento di quando recupero assaporandola la libertà condizionata di travèt tutto sommato ancora giovine, e la garbatella mi ha portato alla piramide, la piramide a santa maria degli angeli e dei martiri, lì dove un corteo rosapugnista, a suon di jazz e nell'anniversario della breccia di porta pia, manifestava contro il concordato clericofascista, beati gli invitati alla cena del signore. extraterritorialità alla vicina feltrinelli in cui l'atripaldese sabino cassese, massimo amministrativista italiano, presentava la sua ultima fatica. avrei voluto esprimergli la mia gratitudine perché personalità come lui mi rendono orgoglioso della provenienza geografica e indicano da decenni un percorso di buona amministrazione che è l'unico percorribile per una buona politica, ma la timidezza e nugoli di discepoli me lo hanno impedito. tempo fa, nel bel mezzo di un'estate oziosa, avevo seriamente pensato di lanciare una provocazione confrontando le cose fatte e i titoli di sabino cassese e quelli del presunto genius loci. Poi, non so perché, ho desistito. Al cantiere metro B1 di via corvisieri, operai festeggiano col karaoke. Monti tiburtini è invasa da romeni, allegri. I romani da sette generazioni li trovi solo in cattività.
1 commento:
E pensare che quando è stato fatto giudice della c.c. abbiamo festeggiato...sai meglio giudice che prof :)
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