disinnescare de mita ad uomo
ciriaco de mita, e le sue truppe cammellate a far da coro, continuano a ripetere che non ci si ritira dalla Politica per l'età (veneranda) perché sarebbe come dimettersi dall'Intelligenza (che permane). si noti come sia Politica che Intelligenza siano indicate in maiuscolo, forse solo perché in questo modo l'arma dialettica dei Nostri risulti meno spuntata. rendendo astratto, quasi evanescente il discorso politico e dunque irraggiungibile ai profani il suo intendimento, ritenendo sciamani i pochi eletti che sono in grado di interpretarlo si ammanta il dibattito di un'aura di misticismo, si colgono svariati elementi a sfondo religioso (mucchi di voti nel senso di manifestazione di fede-ltà) che esso più prosaicamente non ha. difatti, non si spinge nessuno alla lobotomia o al silenzio. esclusivamente si discute dell'opportunità di convogliare o meno il consenso del futuro partito democratico campano sulla carica di segretario regionale intorno ad una figura "nuova" (e quando sono ancora aperte discussioni sui principi ispiratori, sulla struttura, sulle funzioni del nuovo partito ben più interessanti per un padre fondatore come pure si giudica il Nostro). sulle prime ritenevamo inutile rilevare la sicumera con cui de mita si giudicava dotato di sicura intelligenza politica, (d'altra parte, non si nega a nessuno un esercizio di autovalutazione); s'aggiungeva inoltre il rispetto che si deve ad un vegliardo, parlamentare da mezzo secolo e con numerose esperienze al governo del paese sulle spalle. oggi, tuttavia, che per l'ennesima volta si ripete il tormentone, e le truppe cammellate si dirigono in massa a pontecagnano, ci preme registrare, ammettendo umilmente di essere forse inadeguati ascoltatori della Sapienza del Nostro) che la continua e cantilenante ripetizione dei medesimi concetti, da strumento di persuasione rischia di trasformarsi, in maniera controproducente per chi li espone, proprio nel primo sintomo di una incipiente perdita della capacità di discernimento, così tanto decantata.
1 commento:
Ho sempre pensato che chi attribuisce a se stesso Intelligenza, spesso non lo è: il riconoscimento dovrebbe arrivare da altri
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