note di un elettore qualunque
oltre un mese sordo agli schiamazzi della politica
un disinteresse ostentato
a smaltire l'amaro per la vittoria risicata
e l'incredulità
per la conferma di un paese ancora uguale a se stesso
allora nemmeno sgomento
per caterva di sottosegretari
buchi di bilancio da riempire con la fantasia
veti sul ritiro truppe dall'iraq, dall'afghanistan, da viale italia, angolo via perrottelli
ma domani
voterò no
perché è inutile riformare le carte prima delle teste
voterò no
perché ai quattro saggi di lorenzago, provincia di belluno
non affiderei nemmeno la stesura del regolamento condominiale
voterò no
perché il premierato forte mi spaventa
oltre a temere per la vecchia, rassicurante dizione
presidente del consiglio dei ministri
uguale fra uguali
voterò no
perché son gli stati divisi che si trasformano in federali
mica il contrario
(la riforma del centro-sinistra del 2001 era ugualmente pessima)
voterò no
perché l'unico tema d'interesse da disciplinare
il federalismo fiscale
è stato gioiosamente tralasciato
ah, per finire
tutti d'accordo sulla riduzione del numero dei parlamentari
tagliamo i costi della politica, le auto blu e i sorpassi irregolari
ma perché non sono preferibili
le assemblee statosferiche?
migliaia e migliaia di cittadini a parteciparvi
altro che blog o lettere ai quotidiani per lamentarsi
ore ed ore a dibattere soluzioni
e, naturalmente, nessuna retribuzione
che si guadagnerebbe in passione, coesione sociale, solidarietà
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