27.9.05

postrazio

conosci te stesso. e poi il mondo. sapienza greca male (e tardi) attecchisce qui dove si è. non hai esperienza, dici tu. discorso banale e generalizzante, dico io. diciamo e diciamo, insomma. ruotiamo come le statuine dell’orologio; il sole c’illumina, ma c’irrigidiamo irrimediabilmente. che poi, dei due, m’irrigidisco più io. entro in catatonia. lascio a spasso i pensieri. e giù con la logica degli “avrei dovuto” e degli “avrei voluto”. e digrigno i denti. e i nervi ballano. e il sangue ribolle. ma non desisto. perché sei l’incontro più prezioso dopo quello che ho fatto con me stesso. figurati!

1 commento:

Anonimo ha detto...

maieutica
arte in cui pecco..
***
chiara*