16.4.05

per un soffio

siamo lontani, distanti, mi parli e non mi senti. anzi, temo di non esser capace di parlarti davvero, in questa situazione (completamente rauco). cado spesso nella tentazione di citare pezzi di canzoni. il che mi espone alla critica (immeritata?) di “poco ispirato”. ma chi si può dire realmente ispirato tra questo manipolo di bloggers? ne leggo pochi, ne commento di meno. mi pare che l’onanismo intellettuale vi trova riparo. ma d’altronde questo mio scrivere non è onanistico? domande retoriche abbondano sul weblog degli stolti. per scacciare una frustrazione dissimulata. di un incontro ancora non metabolizzato. che rafforza la convinzione circa un esistere pieno di sgrammaticature, di evidenti errori d’ortografia, di battute fuori posto, di azioni mosse dal contingente (pensa agli italiani in Iraq). la scrittura, quella di qualità (non certo questa), spesso ci fa perdere il senso di questa evidenza. cazzo, quando dico che ti voglio bene non puoi rispondermi: “hai il naso sporco!”…e poi baciarmi con gli occhi ben aperti…

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