18.12.07

manifesto degli antideclinisti. contro il new yorker e i dercoliani

stormi di inselvatichiti piccioni infestano la piazza senza mettere in pericolo il monumento equestre che non abbiamo. un trentenne barboso appiccica al portone manifestini da lui manoscritti, inchiostro blu, in cui invita gli inquilini a rivoltarsi contro l’inarrestabile riproduzione del “topo con le ali”. lamenta il dilagare dello Sporco, paventa l’imminenza della Malattia. nuove tecniche di sterminio sono disponibili al mercato, non più i punteruoli ai balconi, ma soluzioni chimiche, finali, rigorosamente selettive.
i primi passanti osservano beffardi l’uomo coraggioso che si è messo in opera, poi leggono irridenti le sue parole, la crociata contro la merda dei piccioni, subito la eleggono.
Tra di loro è un gran parlare, un gran (ri)dire, poi rimbeccarsi o formulare congetture.
il Sig. 1 ipotizza che il trentenne barboso abbia agito stanco delle lamentele della suocera.
il Sig. 2 ipotizza che il trentenne barboso abbia agito in vista del rinnovo della carica di amministratore del condominio.
il Sig. 3 ipotizza che il trentenne barboso abbia agito perché amico fraterno del rappresentante delle soluzioni chimiche antipiccione
il Sig. 4 ascolta ad orecchie spalancate ogn’ipotesi e di lì a poco riporterà tutto al trentenne barboso.
che così si persuaderà di essere circondato da vicini cani, contro cui battersi ad occhiate, maldicenze e scambio di (s)favori, come la chiusura anticipata dell’ascensore.
così i piccioni continuano a moltiplicarsi e quando atterrano sulla piazza, oramai vuota, formano geometrie curiose che gli uomini dietro le finestre scrutano irranciditi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Momenti del miglior Cordero. Molto buono.
g

maynardo ha detto...

direi, più prossimo al dimontezemolo!