20.8.05

da destra a sinistra

Ho bisogno di svuotarmi:

Pino Rauti. E l’ingegnere di provincia che lo sostiene. Adriano Tilgher. Roberto Fiore. Forza Nuova, Alternativa Sociale, Destra Nazionale, i neofascisti , i nostalgici, quelli che attaccano AN da destra, quelli che attaccano i manifesti neri neri a Piazza Bologna, tutti quelli che barrano i simboli su cui campeggia una fiamma. Ovviamente Alessandra Mussolini. E i Mussolini, in genere. E perfino la Sofia Loren (che è la sorella della mamma, che ha sposato il figlio di Benito, che…). E la memoria di Almirante. E la moglie, donna Assunta, che pontifica in romanesco. Alleanza Nazionale. E le correnti. Destra sociale. E i vice di Fini che malignano al bar. Gianfranco Fini. Le svolte di Fini. Gli incarichi di Fini. Le incazzature di Fini. Maurizio Gasparri e la sua imitazione. Ignazio La Russa. Altero Matteoli. Francesco Storace che perde e diventa ministro. Mirco Tremaglia, ministro repubblichino. Giovanni Alemanno. Urso, Buontempo detto “er Pecora”, Landolfi, Gustavo Selva, la Santanché ed il Billionaire, Italo Bocchino, Alfredo Mantovano. La lega Nord. Umberto Bossi ed il culto di Bossi. La Padania come entità geografica. La Padania come giornale. Il suo direttore delirante. Il tg nord raccapricciante. La radio Padana farneticante. I raduni di Pontida. Lo svilimento del verde. Le camice verdi. I fazzoletti verdi. Il Dio Po. Il rito dell’ampolla alla sorgente. Le parole d’ordine: secessione, federalismo, romaladrona, chi fa andare avanti il Paese?, il sud assistenzialista, le riforme. Roberto Calderoli, lo sparacazzate. L’Ing. Castelli, ministro di Grazia e Giustizia. Bobo Maroni. Pagliarini. Il capogruppo Cé. Borghezio, la xenofobia, l’islamofobia. Libero e Vittorio Feltri. Oriana Fallaci. SILVIO BERLUSCONI (che merita puntata a parte). Gianni Letta. Forza Italia. Il partito azienda. Il partito che non c’é. Il partito delle convention. L’inno di Forza Italia. Il simbolo di Forza Italia. Gli azzurri. La retorica della “discesa in campo”. La fine del 1993. Il 1994. Tutte le annate successive fino ad oggi. Marcello Dell’Utri. Cesare Previti. Gli avvocati di Previti. Gli avvocati di Dell’Utri. Gli avvocati di Berlusconi. Ovvero i parlamentari di Forza Italia. Nicola Ghedini. Carlo Taormina. Il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti. Schifani ed il riporto che non c’è più. L’indimenticabile On.Vito. L’ossequiente Bondi. L’Avv. Biondi, che ora perde tempo a difendere il Genoa. La Prestigiacomo, con annessa presunta liason con Fini. Martusciello. Urbani&Sgarbi. Tajani. Scajola. Beppe Pisanu, Frattini, Letiziona Moratti. Il filosofo popperiano, Marcello Pera. Il Presidente della Regione Lombardia e CL. Il giornalista Jannuzzi. Il Foglio di Giuliano Ferrara. Il Giornale e Maurizio Belpietro. L’UDC. PierFerdinando Casini, futuribile premier. Lo charme di Casini. La moderazione di Casini. Marco Follini. I distinguo di Follini, i silenzi di Follini, i ripensamenti di Follini. Il teo-con Bottiglione. Il costituente D’Onofrio. Bruno Tabacci e le sue bordate. Volonté , non l’attore. Il presenzialismo di Carlo Giovanardi. Totò Cuffaro e i siciliano. Raffaele Lombardo e gli autonomisti. I voti di Baccini. Il partito unico e la casa dei moderati. La nuova Dc e tutti quelli che la evocano. Gianfranco Rotondi. Paolo Cirino Pomicino. I relitti post DC. Francesco Cossiga. Giulio Andreotti. Mino Martinazzoli. Il Partito Repubblicano a destra. La Malfa. Il partito socialista a destra (?). Gianni De Michelis. Bobo Craxi. Chi oscilla tra un polo e l’altro. Chi non è fuori dai schemi. I radicali. Marco Pannella. Gli scioperi della fame di Pannella. La mole di Pannella. Emma Bonino. Daniele Capezzone. Luca Coscioni. Radio Radicale. Clemente Mastella e la politica del “che mi dai?”. L’UDEUR, di cui stranamente non mi viene nessun altro esponente. Ceppaloni e Telese Terme. La Margherita e i suoi petali. La Margherita: democrazia e libertà. La Margherita sola al proporzionale. La Margherita che dice no alla Fed. Ma sì alla Gad. Francesco Rutelli, che già ha perso. Rutelli e la cicoria. Rutelli e la Palombelli. Rutelli ed il suo cipiglio. Franco Marini che fa e disfà. Ciriaco De Mita che fa e disfà solo qua. Nicola Mancino. Pierluigi Castagnetti. Arturo Parisi, Willer Bordon e i prodiani della Margherita. I diellini. Enrico Letta, il giovane. Beppe Fioroni. I due Bianco. Dario Franceschini. Rosi Bindi. Tiziano Treu. Franco Lusetti. Enzo Carra. Naturalmente Romano Prodi. Il professore. Il pulman del Professore. La Fabbrica del Programma del Professore. Lo staff del Professore. Bologna e il Professore. Le Primarie del Professore. I diktat del Professore. L’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Il cerchiobottismo di Di Pietro. I Repubblicani Italiani della Sbarbati. Lo Sdi di Enrico Boselli e Villetti. L’avversione per i “processi pubblici”dello SDI. I Democratici di Sinistra. Il Correntone o sinistra DS. La transizione PCI-PDS-DS. I padri nobili dei DS. Botteghe Oscure ed il Botteghino. Il direttivo DS. Piero Fassino. La probità di Fassino. La magrezza di Fassino. Fassino fordista. Fassino e Torino. Massimo D’Alema. I baffi di D’Alema. Le barche di D’Alema. La supponenza di D’Alema. La stucchevole moderazione di D’Alema. Il doppiogiochismo di D’Alema. Il D’Alema della Bicamerale e il D’Alema del ’98. Walter Veltroni. Il kennedismo di Veltroni. L’Unità di Veltroni. Il cinema di Veltroni. I libri di Veltroni. L’Africa di Veltroni. Roma e Veltroni. Luciano Violante. Il giustizialismo di Violante. Le tranvate di Violante. Gavino Angius. Fabio Mussi. Mussi, amico di D’Alema a Pisa. Giorgio Napoletano. Franco Bassanini. Salvi. Livia Turco. Morando. Vannino Chiti. Marco Minniti. Ranieri. La speranza Cofferati. Cofferati e i tre milioni al Circo Massimo. Cofferati, sindaco di Bologna. Le regioni rosse. Emilia Paranoica. I girotondini. Paul Ginsborg, Pardi. Flores D’Arcais e Micromega. Santoro e gli epurati di Sofia. Lilli Gruber. L’Unità. Le feste dell’Unità. Le cooperative rosse. Unipol, Consorte e tutto l’ambaradan. Il posizionamento di Achille Occhetto. I Verdi. Il Sole che ride. Pecoraro Scanio. Paolo Cento. Gli ex portavoce ora defilati, Manconi, e la donna di cui non mi viene il nome. Le battaglie ambientaliste. Il PDCI di Cossutta. E della figlia di Cossutta. Diliberto. I calci di Katia Bellillo. Il castrismo di Rizzo. Rifondazione Comunista. Fausto Bertinotti. Il portaocchiali di Bertinotti. I salotti buoni di Bertinotti. La parlata di Bertinotti. La svolta non violenta di Bertinotti. I movimenti e Bertinotti. Porto Alegre e la mondializzazione. L’Avv. Pisapia. Nichi Vendola. L’omosessualità di Vendola. Chi, nel partito, vuol togliere di mezzo Bertinotti. I no global. Agnoletto. Luca Casarini e Caruso. Lo sfondamento della zona rossa e le guerre mediatiche. Gli autonomi. ….eccetera, eccetera, eccetera

“IL TASSO DI DEMOCRAZIA E’ DIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALLE RISORSE UMANE DISPONIBILI”

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma è un post del'orrore?

Anonimo ha detto...

Oddìo....temo potrebbe essere una lunga attesa! ;-)