17.10.12

aventino

se l’amministrazione non sa bene quanto spende, inutile accanirsi sulle persone scoperte corrotte, sgradevole arrovellarsi sui perversi meccanismi con cui viene distrutto denaro pubblico: i buoi sono già scappati dal recinto. certo chi ha sottratto per sé denaro pubblico, è un ladro, ovvio è il reato ed il suo perseguimento. così come se si favoriscono amici, parenti, compaesani, amanti nell’assegnazione degli appalti pubblici. ma uguale nocumento in termini di pubblica utilità è arrecato anche solo da un mancato controllo o inefficiente gestione / allocazione della spesa. dunque, oltre al quanto, occorre dotarsi di strumenti per conoscere il come si spende (output), per ottenere quali servizi, opere. solo allora potremmo dedicarci con profitto a discutere la sola questione per la cui soluzione è nata, dalle macerie oscurantiste e liberticide dell’assolutismo, la democrazia: perché, per raggiungere quale fine, dobbiamo spendere (outcome)? solamente dandoci la possibilità di rispondere a quest’ultima domanda, ricreeremo uno spazio praticabile per la politica e lasceremo giustamente ai tecnici il dilemma di come produrre gli stessi beni / servizi pubblici al minor costo possibile... e all’antipolitica voyeristica, rimarrebbe la guardia del recinto.

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