l'anno della tartuca
quando crolleranno le vocazioni a partecipare
ai palii, alle giostre, ai tornei,
alle infinite celebrazioni in costume
che ravvivano defunti centri storici
a memoria di glorie strapassate e spesso malintese
a favore di una qualsiasi iniziativa comune
in cui sia riscontrabile una traccia di futuro
quando tutto questo accadrà
potremmo considerarla una rivoluzione
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