ostiense
col tempo si diventa irrimediabilmente stupidi e al contempo sicuri di sé. e ci si rinchiude in
casa, l’unico dopolavoro possibile, di un lavoro impossibile, magmatico, devoti
ad un immobile non di proprietà, su cui né si paga l’imu né si può evaderla né
sarebbe mai un sollievo l’annunciata soppressione. e si sviluppano arzigogolati
progetti di associazioni lontane nel tempo, nello spazio, nell’umanità. oppure
si dipingono con gli acquarelli scatole di scarpe per farne trousse ché la cosa
difficile è impastare i colori. viviamo momenti di forte crisi spazio –
temporali, passaggi intergenerazionali, fratture emotive, privatissime
politiche e politiche personali. è il tema incessante del blog. ma poiché il
blog chissà se esiste e si può dire, a questo punto, coincida con l’anonimo
estensore, si arriva a credere che vite discretamente comuni come questa servano
solo a raggiungere tale consapevolezza, a consolidarla definitivamente ed una
volta raggiunta bearsi della continua incertezza…
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