la famigerata banda dei comestaibeneetumoltobenegraziedopodichéignorarsi
impoltigliati nel traffico egoisti sociali come noi finiscono per parlare/pensare di/al denaro. delle poche manciate di euro al mese che mancano per la felicità. in realtà faccio della sociologia. per quanto mi riguarda, mica corrisponde al vero. ritenevo fosse giunto il tempo di una pausa prolungata dal blog, ché il poco da dire rattrappisce la coscienza se di continuo espresso, val bene un estemporaneo scrivere di niente ma non sempre, altrimenti finisco per smarrire ogni riferimento contingente. mi ripromettevo di concludere le mille letture appese al chiodo. ritornare con un post chilometrico/chimerico sul piano strategico di una città immaginaria di nome Hirpinia, rete di “storie comuni” oramai esangui, ma l’individuazione della dimensione spazio-temporale di riferimento mi ha esautorato. logica vuole che una visione per un’area urbana depressa sia condivisa da più attori, ché l’epoca, si sa, è complessa assai. invece, mi ritrovo ritaglio umano, bolla d’aspirazione senza scopo né mordente, in tessuto sociale contrassegnato da deboli connessioni, smorte forme di aggregazione, inanimati simulacri dei processi di coesione che furono…
5 commenti:
tristezza, per favore và via...
g
colpa del censis, di de rita
:p
il tuo modo di scrivere si sta cancrenizzando o sbaglio?
l.
da quando sono accadute due, tre cose nella mia vita - son caduto in amore, ho cominciato a lavorare, ho svelato il segreto del blog a zia michelina - che vuoi farci, non son più l'istesso!
ho visto il blog di tua zia michelina. complimenti.
g
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